21:08 sabato 07.12.2024

Notizie dall'Italia

Home   >>  News - Notizie dall'Italia   >>  Articolo
Festa della Vittoria
''La ricorrenza fu fatta coincidere con la Festa delle Forze Armate. il 4 novembre''... ricorda il generale Burgio
04-11-2024 - La mia generazione apprese – dalle elementari – che il 4 novembre era la ricorrenza della Vittoria, di quella del 1918.
La Grande Guerra per gli altri finì l’11 novembre, dopo una settimana, noi fruimmo dell’implosione dell’impero austro-ungarico e – più bravi degli altri alleati, o semplicemente più paraculi – interrompemmo le ostilità per “getto della spugna” del “nemico secolare” una settimana prima. Qualcuno malignò di sicuro sui “soliti italiani scansafatiche”, capaci di risparmiarsi una settimana di guerra, che col tasso mostruoso di attrito di allora, significava qualche migliaio di morti e mutilati in meno.

La ricorrenza fu fatta coincidere con la Festa delle Forze Armate, che quella grande guerra di popolo – tale fu, anche obtorto collo, considerata la partecipazione – avevano combattuto e vinto, con il fondamentale aiuto degli Alleati.
Sì. Se il nostro soldato mangiava e vestiva meglio del figlio che 22 anni dopo si trovò a combattere – da pezzente – un’altra guerra mondiale, lo doveva a lana, carne, grano, carburante che gli alleati ci erogavano a profusione, visto che impegnavamo uno dei due imperi centrali, evitando potesse concentrarsi sulla Russia o – con la fine di questa nel 1917, si dedicasse a rafforzare la Germania sul Fronte Occidentale dove non succedeva nulla quando moriva soltanto qualcuno, come ebbe a ricordare Erich Maria Remarque.

Oggi ci si vergogna quasi a dire che è la Festa della Vittoria, e diventa occasione per ricordare che svolgiamo missioni di pace, e che la Costituzione ripudia la guerra, etc. etc..
Per me resta la Festa di quei soldati – morti, mutilati nel corpo e nello spirito, vivi ma per i quali nulla era più come prima – che quella guerra la vinsero.
Sarebbe forse giusto ricordare che, pur non volendo alcuna guerra, uno Stato si debba tenere pronto a impegnarsi in un conflitto, se non altro se un antagonista meno pacifico di noi intendesse approfittare del nostro essere imbelli, ma questa è un’altra storia.

Sarebbe altrettanto giusto rammentare che, al netto di quelli che sicuramente furono contro quella guerra, un’enorme percentuale di giovani e meno giovani accettarono di compiere il proprio dovere – smoccolando e maledicendo magari gl’imboscati – nella convinzione che per l’Italia dopo sarebbe andata meglio.
Non interessa se ciò accadde o meno, se l’Italia divenne migliore o meno, ma solo che molti di quei ragazzi rimasero per sempre tali nel ricordo “di tanti che” li “corrispondevano”, per rubare un verso ad Ungaretti, o divennero improvvisamente vecchi e inabili a quasi tutto in seguito ad una mutilazione. Lo accettarono, quel rischio, anche se non serenamente.

Come molti di quelli della mia generazione che si accingevano a una “Guerra calda” che seguisse improvvisamente a quella “Fredda”, e coloro che hanno seguito i nostri passi, in giro per il mondo, per “missioni di pace” di cui spesso non riuscivano a percepire quest’aura festevole e arcobalenata di “volemose bbbene!”.
E magari vivevano il rischio di legnate e per non prenderle stavano con l’occhio vigile e il dito lungo il castello dell’arma, pronto ad artigliare la leva di sparo. Comunque anche loro accattavano e accettano il rischio, perché l’Italia viva meglio. Ripeto: non importa sia così, basta che quest’idea sia sincera, in buona fede.
Pensavo a questo nel leggere dell’attacco dell’oppiosuzione a quegli 80 euri per far dormire un poliziotto in Albania.
Dopo aver ignorato le spese fasulle – dai banchi a ruote, ai bonus, ai sussidi e spese per extra-comunitari e rom – che consentivano ad una bella fetta di amichetti italiani e no – questi con tanto di diritto all’eleganza – di prosperare con cooperative sanguisuga, prodighe di case-famiglia.
Non è un mistero che gente come Salvatore Buzzi, il genio degli appalti di “Mafia Capitale” che mafia non era, ma comunque a qualcuno l’ha arricchito, con questi sistemi ha sbarcato il lunario, e neppure troppo male.
E nel rinnovellare il passato ho pure pensato a quegli anni ’80, quando coi “proletari in divisa” la sinistra iniziò a raccogliere consensi nelle FF.AA. e nelle FF.P..
Oggi pare proprio che quella stagione sia finita. L’uniforme è tornata ad essere nemica, anche quella della Polizia Locale.

Anche questo è un modo d’evolvere di questa sinistra, che sempre meno ha il carattere di quella uscita dalla 2^ Guerra Mondiale, e sempre più s’approssima a quella sbeffeggiata a muso duro da Pier Paolo Pasolini.
Un’occasione perduta? Un aver sgomberato il campo di frescacce? Ognuno valuti come crede.
I grandi Paesi comunisti alle loro forze armate tenevano. Vuoi vedere che qui sia rimasta solo l’oppiosuzione?

Carmelo Burgio
 
  


 
Campo alta quota
‘’Esempio virtuoso di sistema paese’’, ha detto la sottosegretaria alla...
Cyber defence: conclusa la ''Cyber Eagle 2024''
Tre mesi di esercitazione sulle difese cibernetiche dell’Aeronautica Militare...
“Mangusta 2024”
L’esercitazione ha visto impegnata la Brigata Folgore: oltre 600 uomini nelle...
  Notizie dall'Italia
06-12-2024 - mpianti S.p.A. (EGM: MPT), nata nel 1992 con oltre 30 anni di esperienza nel settore dell’innovazione tecnologica...
06-12-2024 - Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità Confepi Salute lancia un appello al Governo affinché...
06-12-2024 - Il 5 dicembre scorso, l'operazione Eunavfor Med Irini ha ospitato la 13a edizione annuale della conferenza “Consapevolezza...
06-12-2024 - MBDA e Leonardo hanno firmato un Memorandum of Understanding per la realizzazione congiunta di Fire Unit a energia...
05-12-2024 -  Conclusa l’esercitazione “Adaptive Interaction 2024” (ADIN24), svolta presso la Caserma “Mario Fiore”...
05-12-2024 - Con l’approssimarsi delle feste di fine anno, periodo in cui si verifica il maggior numero di incidenti, talvolta...
Rubriche
Il tenente colonnello Gianfranco Paglia batte nell’Ora no limits il suo record (5.7 l'anno...
Si conclude venerdì 6 dicembre al Teatro Torpignattara, la rassegna “Libri in Teatro”,...
Secondo la leggenda, Barbara di Nicodemia, in Bitinia, fu rinchiusa in una torre e poi condotta...
Nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le...
Trentacinque anni fa, era Gennaio del 1989, nel corso di un interessante convegno al Palazzo...
Oggi, 21 Novembre, i Carabinieri festeggiano  la “ Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma,...
I giorni 29 e 30 ottobre del 1917, a Pozzuolo del Friuli si combatté la XII battaglia dell'Isonzo....