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In 24 ore, la Turchia ha piazzato truppe in cima a otto montagne nella regione del Kurdistan
Sin dal 10 marzo scorso, l'esercito turco ha iniziato l'offensiva di terra contro le presunte posizioni del PKK nella regione del Kurdistan
09-04-2018 - Mentre le operazioni di terra della Turchia contro il PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan) continuano nelle aree settentrionali della regione del Kurdistan, truppe di soldati turchi hanno preso posizione su otto montagne della regione, intensificando i loro attacchi con bombardamenti e uso dell’artiglieria.
Le montagne si trovano a Sidakan, nella provincia settentrionale di Erbil, sopra le pianure di Barazgir e Dooramolk. Con la cattura di queste cime montuose, la Turchia si è spinta per 20 chilometri nel Kurdistan.
La notizia viene dal giornale curdo Rudaw, che ha intervistato Faris Rasul, il capo del villaggio di Shapan a Sidakan.
Venerdì 6 Aprile scorso, la Turchia ha costantemente bombardato l'area e successivamente ha schierato soldati sulle cime dei monti Shapan, Dilan, Kawet, Bane, Chiasor, Alakan e Chiyanaya.
Sidakan si trova a 90 chilometri a nord-est della città di Erbil e nel distretto di Soran.
Sempre secondo rudaw.net, le truppe turche sono ad una collina di distanza dalle forze del Partito democratico iraniano Kurdistan (PDKI) a Sidakan.
Non c'è storia del PDKI in conflitto con l'esercito turco, ma molti altri gruppi politici curdi armati dall'Iran che si oppongono alla Repubblica islamica operano anch'essi nella zona.
Sin dal 10 marzo scorso, l'esercito turco ha iniziato l'offensiva di terra contro le presunte posizioni del PKK nella regione del Kurdistan, spingendosi, entro la fine del mese, di 10 chilometri oltre il confine internazionale e, secondo le informazioni ottenute da Rudaw, costruendo anche strade verso le vette delle montagne su cui posizionavano le truppe.
I continui attacchi turchi hanno costretto un gran numero di abitanti del villaggio a fuggire dalle loro case.
Ihsan Chalabi, sindaco della città di Sidakan ha anche detto a Rudaw "nelle ultime 24 ore, l'esercito turco ha guadagnato sei chilometri nei territori della regione del Kurdistan”, aggiungendo che progrediscono di giorno in giorno…
La Turchia bombarda regolarmente le zone di confine nella regione del Kurdistan, dove il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) ha sede, a Qandil, con vittime da ambo le parti.
Ankara, che nel mese di marzo ha potenziato le sue operazioni, occupando altre aree lungo il confine, ha minacciato di andare nella città degli Yezidi, Shingal, se Baghdad non espelle la presenza straniera.
"Non chiediamo il permesso a nessuno, né guardiamo negli occhi di nessuno per tutto questo, e raggiungeremo altri traguardi”, ha detto il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan.
Al primo ministro del KRG, Nechirvan Barzani, rudaw.net ha chiesto in merito alle violazioni della Turchia nella regione del Kurdistan:
"Come regione del Kurdistan, abbiamo un principio: I territori della regione del Kurdistan non devono in alcun modo essere utilizzati per attaccare, per causare violenza contro i nostri vicini. Questa politica come principio è la stessa per la Turchia, l'Iran o la Siria e non accettiamo, né permettiamo che la regione del Kurdistan dell'Iraq venga usata per causare violenza in quei Paesi".
Il premier kurdo ha detto che il suo governo ha cercato in molte occasioni di convincere il Pkk a smettere di attaccare la Turchia dall'interno della regione del Kurdistan, ma che tali sforzi "purtroppo" sono falliti.
"Non è accettabile che il PKK avvii operazioni militari dai territori del Kurdistan, per poi tornare nella regione del Kurdistan", ha affermato.
Da circa 40 anni, il Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) ha intrapreso la lotta armata contro lo stato turco, con l’obiettivo di ottenere maggiori diritti politici, culturali e di minoranza per il popolo della Turchia.
//www.rudaw.net/english/kurdistan/060420186?keyword=In%2024%20hours,%20Turkey%20stations%20troops%20atop%208%20mountains%20in%20Kurdistan%20Region







Redazione
 
  


 
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