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foto di: CC
Criminali dello smaltimento rifiuti
Un imponente dispositivo di circa 200 militari impiegati dei carabinieri del NOE ha dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare
05-06-2019 - Il 4 giugno scorso, in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Campania, i Carabinieri del NOE di Milano, collaborati dai NOE e dai Comandi Provinciali CC territorialmente competenti con un imponente dispositivo di circa 200 militari impiegati, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare (12 in carcere, 8 agli arresti domiciliari) emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano Giuseppina Barbara su richiesta della locale Procura della Repubblica-D.D.A Procuratore Aggiunto Alessandra Dolci e Sost. Proc. Donata Patricia Costa, nei confronti di soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di traffico illecito di rifiuti in concorso, realizzazione di discariche abusive e intestazione fittizia di beni. Contestualmente sono state sottoposte a sequestro 2 aziende operanti nel campo del trattamento dei rifiuti e 4 società di trasporto, ubicate nelle province di Pavia, Belluno, Verona, Bergamo, Caserta e Monza Brianza, oltre a vari automezzi utilizzati nelle attività criminali, per un importo complessivo di circa 3.000.000 di euro. Sono 24 le persone indagate.
Le attività investigative, condotte dal Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Milano e coordinate dalla DDA, hanno consentito di individuare l’esistenza di un gruppo criminale operante nel campo del trattamento e trasporto dei rifiuti, dedito alla gestione e smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti speciali, costituiti da rifiuti indifferenziati urbani provenienti prevalentemente - su diversi canali - dalla Campania e da varie Regioni del Nord Italia, attraverso lo stoccaggio ed il successivo abbandono in capannoni industriali dismessi, dando luogo, in tal modo, alla creazione di numerose discariche abusive, localizzate e sequestrate in comuni delle province lombardo venete nelle località di Pontevico (MI), Gessate (MI), Tabellano (MN), Torbole Casaglia (BS), Verona, Meleti (LO) e Cornaredo (MI).
Le indagini hanno avuto origine da un monitoraggio condotto, nell’ambito di una mirata azione di contrasto del Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale, dal Gruppo CCTA di Milano - responsabile del coordinamento dei dieci Nuclei Operativi Ecologici del Nord Italia - sul fenomeno degli incendi ai danni di alcuni impianti formalmente autorizzati alla gestione dei rifiuti e di diversi capannoni industriali, adibiti a discariche abusive, che ha consentito di individuare un’articolata rete criminale costituita da diversi soggetti, alcuni dei quali collegati direttamente e/o indirettamente ad imprese operanti nel settore dei rifiuti, altri privi di qualsivoglia titolo autorizzativo che, attraverso operazioni continuative e con ruoli diversi, in modo organizzato, condividevano un articolato e rodato programma criminoso che prevedeva lo smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti speciali per il conseguimento di un profitto ingiusto.
Nel corso delle attività, individuati soggetti colpiti dal provvedimento cautelare che rivestono, nell’ambito dell’organizzazione dedita al traffico illecito di rifiuti smantellata che ha come dominus la WINSYSTEM di Cornaredo (MI), diversi ruoli: produttori rifiuti o i primi ricettori dei rifiuti, imprenditori titolari di una formale autorizzazione al trattamento dei rifiuti, trasportatori, titolari di regolare autorizzazione al trasporto di rifiuti, che si prestano a trasportare rifiuti verso siti non autorizzati, con documentazione di trasporto (FIR) falsa, soggetti che si occupano del reperimento dei capannoni da adibire a discarica abusiva, soggetti che si occupano anche della intermediazione abusiva nel settore, mettendo in contatto i produttori/intermediari…
Nel complesso, ad esito delle attività è stato quantificato un illecito smaltimento di circa 10.000 ton di rifiuti che ha fruttato un illecito profitto di circa 2.000.000 di euro.
All’indomani della maxi operazione, l'attività di controllo dei Carabinieri del NOE ha portato al deferimento in stato di libertà di due imprenditori del settore nautico versiliese.
Nell’ambito di indagini svolte dopo una segnalazione raccolta dalla Polizia Municipale di Massarosa infatti, i militari del NOE di Firenze hanno rinvenuto, abbandonati in aree limitrofe ad alcuni cantieri nautici della Versilia, oltre 200 tonnellate di rifiuti speciali tra i quali imballaggi misti, R.A.E.E. (rifiuti da apparati elettrici ed elettronici), vernici, adesivi e sigillanti.
I rifiuti, evidentemente scarto dell’attività di cantieristica nautica, erano stati abbandonati, nel corso del tempo, sia all’interno di alcuni capannoni, sia in aree non autorizzate esposte all’azione degli agenti atmosferici.
L’attività d’indagine, svolta dal NOE fiorentino in collaborazione con la citata Polizia locale e con l’Arpat della Versilia, è stata innanzitutto volta a verificare l’eventuale sussistenza di un danno ambientale e, dopo aver scongiurato, grazie alla messa in sicurezza dei rifiuti rinvenuti, il pericolo di inquinamento alle risorse ambientali, ha consentito di identificare le aziende responsabili dell’abbandono, deferendone all’Autorità Giudiziaria i titolari per le ipotesi di reato di smaltimento illecito e deposito incontrollato di rifiuti speciali ed impartendo specifiche prescrizioni volte al corretto smaltimento degli stessi ed al ripristino dello stato dei luoghi.
Dall’inizio dell’anno sono oltre 100 i controlli preventivi nel settore della gestione dei rifiuti, operati in tutta la Toscana dai NOE di Firenze e Grosseto nell’ambito della Direttiva Operativa impartita dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale nel 2019, controlli che da un lato “gratificano” quelle realtà imprenditoriali “virtuose” che curano correttamente la gestione dei rifiuti, aiutando a prevenire, grazie agli strumenti di legge a disposizione, inquinamenti e danni ambientali, dall’altro hanno consentito di deferire alle autorità giudiziarie competenti 20 persone per violazioni penali delle norme previste dal Testo Unico dell’Ambiente.






Redazione
 
  


 
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