17:16 domenica 22.06.2025
Ottantanni anni fa, l’arrivo degli alleati…
Rievocazione storica celebrata a Busto Arsizio e nella valle dell’Olona
fotografie di: R.Allesina

10-05-2025 - “La guerra è finita! ripeto la guerra è finita!” esordiva così l’annunciatore dai microfoni della neonata radio Rai; il suo nome era Corrado Mantoni destinato a diventare famoso con un altro mezzo, la televisione, come Corrado.
In quei giorni gli alleati stavano completando l’occupazione di tutto il nord Italia facendo arrendere anche gli ultimi resistenti tedeschi.
Questo il contesto storico di 80 anni fa
Domenica 4 maggio 2025, si è svolta a Marnate, Busto Arsizio, una rievocazione storica con mezzi e divise d’epoca del periodo sopracitato; è stata l’occasione per ammirare l’evoluzione nel tempo del fuoristrada, in questo caso la Jeep Willis che a tutti gli effetti si può considerare l’antesignana dei moderni ‘’Suv’’.
La sfilata è stata organizzata dal club veicoli militari storici, nata 26 anni fa, che conta oltre 300 soci; uno dei primi club dedicati interamente a questo settore storico certificato ASI.
Trentotto veicoli portati dal club si sono riuniti nella piazza di Marnate per poi raggiungere in sfilata la stazione di Valmorea; quella che fu la ferrovia della Valmorea (dismessa nel 1977) nella valle dell’Olona.

A lato della stazione vi è un bunker tedesco risalente alla seconda guerra mondiale di particolare rilevanza, costruito non per ospitare la popolazione durante i bombardamenti, bensì perché merci ed armamenti stessero al riparo dalle incursioni aeree.
Tra i materiali depositati al suo interno vi erano anche i fanghi auriferi delle miniere d’oro di Macugnaga, portati dopo la riconquista della Repubblica dell’Ossola, messi al sicuro in attesa di essere inviati a Milano, in un’industria per l’estrazione dell’oro.

Tutti i veicoli presenti erano di particolare interesse storico, anche quelli appartenenti alle epoche successive.
Citiamone alcuni, oltre alle Jeep Willis in particolare quella restaurata US NAVY:
Wolkswagen Kubelwagen praticamente la Willis tedesca, che operò su tutti i fronti tedeschi della seconda guerra mondiale, dalla Russia al nord Africa passando per i Balcani e la Normandia, molto diversa dalla Jeep sia esteticamente che meccanicamente .
Wolkswagen Schimmvagen, un veicolo anfibio rivoluzionario per la sua epoca che poteva tuffarsi nei fiumi e navigare ed attraversare grazie ad elica posteriore che abbassandosi forniva potenza; mezzo d’assalto e ricognizione era il camaleonte delle truppe tedesche impiegata soprattutto in Russia.
Chevrolet Pic-Up 1939 mezzo da trasporto soprattutto della US NAVY era il mulo da soma della logistica navale statunitense, molto raro nell’Italia di 80 anni fa ed anche dopo, per il fatto che oltre al consumo (fattore non indifferente sulle strade italiane del dopoguerra) la sua diffusione, al contrario della Willis, fu l’enorme reperibilità di 1100 e di Balilla. Alcune uscivano gia’ cassonate dalla fabbrica, ma alla maggior parte veniva tagliata la lamiera per ricavarne il cassone posteriore per poi assemblarle con pezzi recuperati da vetture bombardate o smantellate.
L’esemplare ricorda molto la scena del film “operazione sottoveste” quando, nel suo cassone carico di vernice, arriva in un improbabile casinò messo su dal tenente Holden (Tony Curtis)

L’autore desidera ringraziare il sig. Luigi Cattaneo presidente del club veicoli militari storici per la collaborazione, ed il cane Duk per aver condiviso con me l’abitacolo posteriore della “sua” Kubelwagen.
R.Allesina
R. Allesina


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