01-04-2009 - La strada che percorriamo, sempre scortati da due Lince, si sviluppa tra agrumeti e banani, che non sempre sono usufruibili dai loro proprietari, come ci spiegano i nostri accompagnatori, a causa delle "cluster bomb", le bombe a grappolo, utilizzate in guerra e non tutte esplose.
Sprofondate nel terreno agricolo, costituiscono un pericolo per coloro che si avventurano per lavorare i campi.
A volte sono facilmente identificabili, se il terreno è sassoso. Molte spesso invece, in terreno che con le piogge diventa melmoso, sprofondano per alcuni centimetri diventando invisibili, dunque, pericolose.
Veniamo a conoscenza di questi pericoli visitando la base del 3° Reggimento Genio Guastatori, a Shama, sempre nel sud del Libano.
La base, intitolata al sottotenente Millevoi, caduto in Somalia, al Chekpoint pasta nel 1992, è comandata dal colonnello Carmelo Covato.
Sul piazzale sventola la bandiera "Arresto e distruggo"che nasce dalla battaglia di El Alamein, dove il Reparto ha combattuto con la Folgore; ed uno degli uomini del 3° Genio Guastatori era il grande Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo, colonnello del Ruolo d'Onore dell'Arma del Genio, già comandante del XXXI Battaglione Guastatori in Africa settentrionale in quei giorni di ferro e fuoco.
Il Reggimento Genio Guastatori dal Leonte 1 costruisce le strutture per rendere le basi adeguate alla sopravvivenza dei colleghi.
Vivendo sotto le tende, per altro ben attrezzate, ora, stanno tirando su la base di Shama, in cui a breve si trasferiranno altri Reggimenti che operano in Libano.
All'interno della base, che guarda sul mar Mediterraneo, asfaltano strade, costruiscono edifici, si addestrano per scovare le pericolose cluster bomb e le mine.
Ed insieme a loro, si addestrano cani meravigliosi, un doberman di nome California e un Pastore di nome Casper, dei quali possiamo ammirare la grande capacità operativa.
Uomini e cani, in una perfetta simbiosi, operano per ridare sicurezza alla popolazione, affinchè possa riprendersi terreni che la guerra del 2006 aveva cosparso di bombe e mine.
Il colonnello Covato, insieme ai capitani Urso e Minischetti, ci accompagna sul terreno che stanno bonificando e che, nel momento in cui leggete queste note, sarà già stato consegnato al suo legittimo proprietario, affinchè possa raccogliere le arance ed i pomeli, che rigogliosi crescono nel clima libanese.
Già. Il compito del genio è anche questo.
Insieme a loro, e vestiti con le pesanti attrezzature adeguate per affrontare il paziente lavoro di ricerca delle cluster bomb, li seguiamo nel campo, da cui già ne hanno eliminate otto.
Con noi anche il generale Flaviano Godio, comandante del Contingente costituito dalla Brigata di Cavalleria "Pozzuolo del Friuli" .
Vediamo l'attività paziente degli operatori, comandati dal tenente Unich, che centimetro per centimetro sfiorano con attenzione il terreno, con metaldetector, con attrezzature da archeologi e da giardinieri e con movimenti controllati e leggeri, che solo il grande addestramento può permettere, dato l'abbigliamento pesante e impegnativo.
Anche a loro, ragazze e ragazzi, esprimiamo l'orgoglio di sentici Italiani. Il loro lavoro, abbinato al contatto di amicizia con la popolazione, è importante. E capiamo, ancora una volta di più, perché la gente del luogo ami e stimi i nostri soldati.
Prossimi reportages sulla base di Hariss e su quella di Tibnine)