01:51 sabato 20.04.2024
La Difesa come sistema integrato in sinergia con tutti i settori dello Stato
E' quanto si è voluto dimostrare nell'esercitazione ''Duplice uso sistemico: impiego innovativo delle Forze Armate al servizio del Paese'' realizzata all'aeroporto Mario De Bernardi di Pratica di Mare
fotografie di: Cybernaua

08-05-2019 - La situazione simulata è di terremoto disastroso, seguito da uno tsunami che ha colpito il litorale romano.
L’annuncio via altoparlante dell’evento calamitoso, simulato nell’aeroporto Mario De Bernardi a Pratica di Mare (Roma), ha dato il via all’esercitazione organizzata dal COI (Comando operativo di Vertice interforze), il cui obiettivo era di dimostrare come la preparazione, l’addestramento, l’uso dei mezzi a disposizione delle Forze Armate possano essere messi a disposizione delle necessità della popolazione nel corso di eventi calamitosi.
“Duplice uso sistemico: impiego innovativo delle Forze Armate al servizio del Paese”: è stata chiamata così l’esercitazione, durante la quale Marina, Esercito, Aeronautica Militare e Carabinieri, in sinergia con Protezione Civile, hanno mostrato le varie fasi di un ‘’pronto intervento’’ a salvataggio di persone, ammalati contagiosi e patrimonio culturale, mettendo in campo tutte le attrezzature e i mezzi mobili a disposizione.
Inserita nel III Workshop Collaborative Resilience Concept development NATO, l’esercitazione ha avuto come centro di comando Nave Etna, adibita a sala operativa interforze.
Il coinvolgimento dell’Aeronautica all’uso di strutture per il trasporto di malati infettivi a terra e in volo, alle attività di decontaminazione da sostanze chimico-batteriologiche e radioattive del mezzo aereo che ha trasportato il malato, si è manifestato con la dimostrazione dell’uso di attrezzature adeguate al trasporti di malati infetti, all’attività di affiancamento in volo, da parte di due velivoli, di un aereo da portare a terra per essere decontaminato.
Già in aprile, un’esercitazione multinazionale inter-agenzia ed interforze NATO denominata ‘’Vigorous Warrior’’
//www.cybernaua.it/photoreportage/reportage.php?idnews=7131, aveva dimostrato come anche in ambito internazionale gli assetti delle forze armate possano contribuire in sostegno ai civili.
Numerosi gli studenti delle scuole superiori a seguire le operazione in corso nella base di Pratica, sia attraverso video in cui in diretta il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la ministra della Difesa Elisabetta Trenta erano accompagnati dalle autorità militari nella visita alle sale di comando e controllo, sia a contatto diretto con Conte e Trenta, che parevano soddisfatti di stare in mezzo ai giovani.
Un’attività utile a dimostrare sul campo la capacità di fare sistema, collaborando e sviluppando un’azione integrata ed efficace per la sicurezza del paese e dei suoi cittadini”.
Queste le parole del Capo di Stato Maggiore della Difesa generale Enzo Vecciarelli che ha poi sottolineato: “Non si tratta solo di dispiegare mezzi, ma di essere in grado di immaginare in maniera innovativa l’impiego, adattandolo a scopi non prettamente militari e di integrarsi con una marcata caratterizzazione inter-agenzia perché tale è l’unico approccio che può essere dato nell’affrontare scenari caratterizzati da una pluralità di emergenze co-esistenti. Ciò non significa ridimensionare i compiti militari di difesa del Paese, che sono l’essenza delle Forze Armate, ma migliorare il loro apporto per essere sempre più utili al Paese”.
Da parte sua Trenta, dopo aver espresso parole di ammirazione per l’organizzazione dell’evento, ha detto: “L’attività odierna è il frutto dell’addestramento che i nostri militari conducono quotidianamente per svolgere i loro principali compiti istituzionali, sia in patria sia all’estero e che consente loro di intervenire efficacemente anche in attività di concorso con le altre articolazioni dello Stato in caso di emergenze, calamità e supporto alla popolazione.
E’ questo lo spirito interforze e interagenzia ed è questa la valenza “duale” che oggi contraddistingue l’operato dei nostri militari di fronte alle necessità del Paese e dei cittadini, che devono poter contare sulla presenza, sulla risposta e sulla solidarietà delle proprie Forze armate, ogni qual volta ne hanno bisogno
Oggi vogliamo fare in modo che la Difesa venga considerata come un vero e proprio Sistema integrato, connesso a più livelli, che opera in piena sinergia con le altre articolazioni dello Stato, per consentire al Paese di accrescere la sua capacità di risposta nei confronti di tutte quelle emergenze di vario tipo che possano turbare il regolare svolgimento della vita dei cittadini.
Fondamentale sarà, in tal senso, anche la collaborazione con l’industria, l’accademia, il settore privato, e soprattutto il coraggio di investire di più nella ricerca e nell’innovazione tecnologica del comparto Difesa, per sviluppare nuove capacità militari “multipurpose by design”, vale a dire nuove capacità multiruolo e multiscopo per compiti duali
Per fronteggiare più agevolmente la complessità del cambiamento, le Forze armate dovranno sviluppare un’intrinseca inclinazione all’adattamento e di rinnovo della propria identità
”.
Cari studenti ha esordito Conte rivolgendosi ai giovani riuniti nell’hangar mi rivolgo soprattutto a voi…avete visto quante autorità oggi, la ministra Trenta, i vertici delle forze Armate, il ministro beni culturali e gli uomini e le donne delle Forze Armate, che saluto. Credo voi abbiate compreso bene il senso di questo evento.
Oggi le Forze Armate ci dedicano una giornata; e ci fa piacere, perché ci dimostrano in modo visibile e tangibile le grandi capacità organizzative e di coordinamento negli interventi a supporto delle attività della Protezione Civile per gestire criticità in situazioni di emergenza….
”.
Ha poi sottolineato che “…vogliamo una Difesa moderna, innovativa, sostenibile in grado di difendere lo Stato, di far fronte agli impegni connessi alla Difesa collettiva e sappiamo che la nostra Difesa si inquadra nel sistema della NATO e dell'Unione Europea.
Ma vogliamo anche una Difesa che possa operare sinergicamente anche con le istituzioni civili, per fronteggiare le situazioni straordinarie di necessità e urgenza
”.
Il presidente Conte, dopo il suo discorso ai giovani e la visita alle sale di comando e controllo, ha raggiunto il ring ove era atteso dai giornalisti per uno scambio di battute.
Inevitabile una domanda sulla situazione attuale libica e su come fosse andato l’incontro con Al Serraj, avvenuto in mattinata a Roma.
Conte ha risposto confermando l’intenzione di incontrare anche il generale Haftar, ha fatto cenno che non ci sia una prospettiva militare che possa agire per la stabilizzazione; l’opzione militare genera altre violenze e reazioni, non può essere la pacificazione su cui si sta avorando.
Ritornando all’evento in corso, alla nostra domanda su come rispondere a coloro che sono in disaccordo sul sistema Dual Use delle forze armate, ritenendo un modo per “smilitarizzarle” ha precisato che: “Interpretazione fuorviante, che voglio scongiurare.
//www.cybernaua.it/video/video.php?idvideo=168
L’uso duplice delle forze armate non significa che le Forze Armate vengano meno alla propria vocazione funzionale della sicurezza interna e della legalità internazionale; significa che dialogando con altri comparti e integrandosi con le altre funzioni civili portano contributo in caso di criticità in eventi calamitosi
”.
Era prevedibile l’attenzione rivolta al velivolo di ultima generazione (che tante polemiche ha scatenato) il Joint Strike Fighter-F35, fermo sul piazzale a fianco dell’Eurofighter Typhoon.
Con l’entusiasmo tipico dei piloti che amano la propria professione, un capitano ha risposto alle domande dei giovani affollati davanti al velivolo, mentre nel cielo di Pratica di Mare due F35 scortavano l’aereo che, nella simulazione, doveva essere condotto a terra per essere sottoposto alla decontaminazione.
Terminata l’esercitazione, a cui hanno assistito anche i sottosegretari alla Difesa Angelo Tofalo e Raffaele Volpi, il presidente dell’AIAD Guido Crosetto, il generale Paolo Riccò comandante dell’AVES, l’ammiraglio Walter Girardelli Capo di stato Maggiore della Marina, il generale Salvatore Farina, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, addetti militari ed altre autorità, la visita agli Stand delle varie aziende che operano nel settore della Difesa, nell’ambito della ricerca tecnologica e sicurezza, con il patrocinio del Segretariato generale della difesa e Direzione Nazionale degli armamenti, ha chiuso la giornata.
Maria Clara Mussa


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