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Il valore della marittimità
Presentato a Palazzo Marina il programma del ''Regional Seapower Symposium'' forum marittimo internazionale biennale che si svolgerà a Venezia
fotografie di: MM e Cybernaua

02-10-2019 - Con una conferenza stampa a Palazzo Marina, il 1° ottobre scorso, è stato presentato il programma del “Regional Seapower Symposium”, il forum marittimo internazionale biennale che la Marina Militare Italiana ospiterà dal 15 al 18 ottobre presso la sede dell’Arsenale di Venezia
“Shaping our navies for the Blue Century” è il tema di quest’anno, che vedrà impegnate 58 Marine Militari di tutto il mondo, 40 delle quali rappresentate dal proprio Capo di Stato Maggiore, oltre a numerosi rappresentanti istituzionali coinvolti o comunque interessati al cluster marittimo.
Il Symposio, organizzato per la prima volta nel 1996, è dunque giunto alla sua 12esima edizione e, come ha ben spiegato l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, da tre mesi Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, rappresenta una piattaforma concettuale in cui si dibattono le questioni relative alla marittimità in diversi livelli.
Nel ritenere opportuno si consolidi una regia condivisa per individuare situazioni su cui discutere, al fine di creare consapevolezza diffusa, Cavo Dragone ha detto: “ Sarà un Incontro di esperti del settore, che consapevoli condividono informazioni e scopi per le Marine Militari del futuro; come dovrebbero essere le Marine Militari, in una concezione moderna e condivisa del potere moderno marittimo. Saranno quattro giorni intensi anche perché al Symposium sarà una partecipazione superiore agli altri anni
Il dialogo e la cooperazione saranno il comun denominatore dell’evento, costituendo quindi un’importante occasione per ribadire il valore della marittimità”, ha concluso l’ammiraglio.
L’obiettivo del forum, che è sostenuto da Leonado e da Fincantieri, è dunque di mettere in evidenza la necessità di sviluppare un approccio più inclusivo ed equilibrato all'interno della comunità marittima, offrendo come chiave di lettura il binomio secondo il quale “a mari più sicuri corrispondono maggiore progresso e prosperità per il Paese e per il mondo intero”.
La richiesta di sicurezza muove i suoi passi da dati ben precisi: l’80% di tutta la vita del pianeta si sviluppa nei mari e negli oceani; ad oggi, secondo un recente rapporto della “Italian Maritime Economy” l’80% delle merci viaggia via mare, mentre sono ben 263 le dorsali di comunicazione sottomarine, districate lungo circa 1 milione di Km, ovvero il 95% delle comunicazioni.
Tre saranno le sessioni che si svilupperanno nella sala Squadratori dell’Arsenale di Venezia.
Nella prima giornata, il 16 ottobre, si parlerà di diritto internazionale del mare, (moderatore il Capo di Stato Maggiore della Marina egiziana) con un focus sulla Convenzione di Montego Bay fino ad ipotizzare un nuovo modello dello stato di diritto in mare, quindi i suoi vantaggi commerciali, militari e il suo impatto operativo sulla Marina.
Su tale tema, Cybernaua ha posto la domanda: se sia previsto un dibattito sulle attuali situazioni che si son create nel mar Egeo, per l’interferenza della Turchia verso Cipro e la Grecia.
La risposta è stata: “le nazioni interessate parleranno di diritto internazionale, tema che fa parte del programma, quindi è probabile che il problema venga trattato".
Nel secondo ciclo di incontri, si tratteranno le innovazioni tecnologiche per le navi moderne (moderatore il Capo di Stato Maggiore della Marina portoghese).
Nell’ottica di una crescita blu, si parlerà delle opportunità e delle sfide alla base della modularità informatica, delle piattaforme multiuso e dei sistemi marittimi privi di pilota.
I lavori saranno conclusi con un dibattito sull’evoluzione del Dominio marittimo nel Blue Century quale fattore per garantire benessere e prosperità alle società (moderatore il Capo di Stato Maggiore della Marina brasiliana). Servirà per discutere sul contributo che il Cluster marittimo, civile e militare, offre alla resilienza del Paese e delle Organizzazioni Internazionali per la stabilità e il benessere collettivo, a fronte delle minacce e delle sfide caratterizzanti la dimensione marittima. E aprire il confronto su una nuova definizione di potere marittimo.
La Nave scuola Amerigo Vespucci ospiterà infine una serie di incontri multilaterali incentrati su specifiche iniziative che ancora una volta vedono la Marina Militare capofila nella promozione di un approccio condiviso e sostenibile all’universo marittimo.
Maria Clara Mussa


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