13:12 sabato 20.04.2024
Fosse Ardeatine: restituita l’identità al Caduto Marian Reicher
Grazie all'esame del DNA eseguito dal RIS di Roma per l'interessamento del Commissariato Onorcaduti
fotografie di: onorcaduti

22-04-2020 - La ricerca, il recupero, l’identificazione e la sistemazione dei Resti mortali dei Caduti italiani sono, sin dalla costituzione del Commissariato Generale nel 1919, alla base delle prioritarie attività che identificano la sua nobile missione e che continuano incessantemente, con lo scopo di riportare in Patria, restituire identità e riconsegnare alle famiglie i loro Cari, assicurandone una degna sepoltura.
In tale quadro, presso il Mausoleo delle Fosse Ardeatine*, sin dal 2010, fu avviata un’attività di identificazione attraverso l’utilizzo dell’esame del DNA - realizzato con il prezioso supporto del RIS dell’Arma dei Carabinieri e del Laboratorio di Antropologia Molecolare dell’Università di Firenze - di 10 dei 335 Caduti presenti nelle liste redatte dai Nazisti per dare corso all'eccidio, noti ma ancora non identificati e lì inumati.
Tale sensibile e delicata attività fu resa possibile grazie alla continua costruttiva sinergia in atto tra il Commissariato Generale, l’Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri delle Fosse Ardeatine (ANFIM) e la Comunità Ebraica, che mettendo a disposizione i propri archivi e facendo da tramite con le famiglie delle Vittime, hanno consentito il raggiungimento di importantissimi risultati come l’identificazione di 3 di essi (La Rosa, Moscati e Partito) la cui ufficializzazione avvenne durante una cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 23 marzo 2012. All’epoca, si crearono peraltro anche i presupposti per poter proseguire la sensibile attività anche in tempi successivi, archiviando i dati biologici dei Resti mortali delle 7 Vittime rimaste non identificate. Ciò allo scopo di poterli comparare con i campioni biologici di familiari che fossero stati successivamente ritrovati o si fossero spontaneamente proposti per tale comparazione.
Da allora molteplici furono i tentativi del Commissariato, anche attraverso il sostegno di Autorità locali nazionali e di nostre Ambasciate all'estero, di individuare i familiari delle 7 Vittime rimaste non identificate, fino allo scorso mese di settembre 2019 quando la Direzione Storico Statistica del Commissariato Generale ricevette la disponibilità all'esame del DNA del figlio del Caduto Marian Reicher, David attualmente residente in Israele.
Sulla scorta di questa disponibilità il Commissario Generale, generale Alessandro Veltri, ha immediatamente autorizzato gli approfondimenti necessari e le attività conseguenti. Ciò ha consentito, in brevissimo tempo, di acquisire i campioni biologici messi a disposizione dal figlio del Caduto che, tempestivamente recapitati al RIS di Roma, hanno permesso di dare il via alle complesse attività scientifiche, verificando la corrispondenza del campione biologico ricevuto con quello individuato ed archiviato nel 2011 e confermare quindi con certezza l’identità dei Resti del Caduto Marian Reicher.
La notizia è stata appresa con profonda gioia e gratitudine dalla famiglia che, a distanza di oltre 76 anni dalla strage nazista, ha avuto, grazie all'attività svolta dal Commissariato Generale, la certezza dell’identità del loro Congiunto. Con il superamento dell’emergenza connessa alla pandemia da COVID-19 è intendimento del Commissariato Generale, d’intesa con l’ANFIM e la Comunità Ebraica, dare corso ad una cerimonia per onorare ufficialmente la ritrovata identità del Caduto Marian Reicher alla presenza del figlio David.
Il positivo risultato conseguito nel caso del riconoscimento del Caduto Reicher dopo decenni dai tragici eventi, è la conferma del costante impegno e della dedizione alla nobile missione che vengono regolarmente posti in essere dal personale del Commissariato Generale nella ricerca dei Caduti. Ciò a consolidamento e diffusione dei valori etico morali che il loro sacrificio testimonia per l'Italia tutta e che, attraverso la tutela ed il rispetto del culto della memoria, il Commissariato Generale porta avanti con responsabile convinzione da oltre un secolo.

* La cui gestione è stata sin dal 1947 affidata al Commissariato Generale con una specifica legge (D.Lgs. n. 365 del 11 maggio 1947)
Redazione


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