08:28 venerdì 19.04.2024
I 98 anni dell’Arma Azzurra
Celebrato a palazzo Aeronautica l’anniversario della costituzione dell'Aeronautica Militare insieme al Giuramento e al Battesimo del Corso Borea VI
fotografie di: Daniel Papagni

02-04-2021 - Nella suggestiva sede storica di Palazzo Aeronautica, il 30 marzo scorso si è celebrato il 98° Anniversario della costituzione dell'Aeronautica Militare, nata ufficialmente come Forza Armata autonoma e indipendente il 28 marzo 1923, con il Decreto Regio n° 645.
Per l'occasione, tutte le Bandiere di Guerra e di Istituto degli Stormi, Reparti ed Enti dell'Aeronautica Militare, simboli delle tradizioni e dei valori dei 98 anni di storia dell’Arma Azzurra, insieme allo storico vessillo del 1923, sono state eccezionalmente riunite presso la "Sala degli Eroi" di Palazzo Aeronautica, di cui proprio quest'anno ricorrono i 90 anni dell'inaugurazione ufficiale, così come avvenne nell'aprile del 1937, alla vigilia della consegna delle Bandiere agli Stormi della Regia Aeronautica.
La cerimonia, organizzata in modo ridotto, per la continuità dell’emergenza coronavirus, ha visto la presenza del ministro della difesa Lorenzo Guerini, del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare generale Alberto Rosso, della sottosegretaria alla Difesa Stefania Pucciarelli e di autorità militari e civili.
Nell’ambito della speciale ricorrenza ha avuto luogo, contestualmente, anche il Giuramento e Battesimo del Corso Borea VI dell'Accademia Aeronautica di Pozzuoli, atto ufficiale ed inderogabile con cui ogni militare giura fedeltà ed assume un impegno formale nei confronti della Bandiera.
Cerimonia dall'alto valore simbolico e istituzionale, a testimonianza della continuità di quel patrimonio di valori, passione ed identità della Forza Armata, come hanno sottolineato sia il ministro, sia il generale Rosso, oggi più che mai fondamentale per contribuire, insieme alle altre istituzioni civili e militari, alla sicurezza nazionale e della collettività, esprimendo nel contempo tutte le capacità del potere aero-spaziale a sostegno dello strumento militare del Paese.
Dopo aver salutato il ministro, le autorità presenti, i padrini dei precedenti corsi Borea e tutto il personale dell'Aeronautica Militare, Rosso si è dapprima rivolto ai familiari degli allievi giuranti che, per le limitazioni imposte dall'emergenza pandemica, non hanno potuto seguire la cerimonia in presenza: “Immagino l'orgoglio dei genitori e dei familiari dei ragazzi che hanno appena giurato, ai quali va il merito di aver saputo crescere ed educare dei giovani che hanno fatto una scelta di vita forte, non facile, selettiva, ma saldamente ancorata a principi etici come spirito di servizio ed eccellenza”.
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Ai giovani allievi del Corso Borea VI, ha detto: “Col giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana avete assunto l'impegno solenne di mettere la vostra vita, le vostre capacità, tutti voi stessi al servizio del Paese. Siate sempre orgogliosi della scelta fatta e perseguite le vostre legittime ambizioni con onestà intellettuale e rigore morale. Abbiate il coraggio e la determinazione di vivere la vostra professione con pienezza, puntando con perseveranza all'eccellenza senza mai accontentarvi, ma sempre operando con umiltà, con spirito di squadra e unità d'intenti, ascoltando con curiosità, aiutandovi vicendevolmente gli uni gli altri, sempre, e ancor più nei momenti di difficoltà e di incertezze, con volontà di imparare e di migliorarvi sempre, dal primo all'ultimo giorno di servizio. Auguri di cuore, ragazzi, per la vita che state intraprendendo!”.
Concludendo, Rosso ha voluto ricordare il significato della celebrazione del 98° anno di vita della Forza Armata: “Siamo un'Arma relativamente giovane, come giovane è il mezzo aereo. Allo stesso tempo siamo una delle aeronautiche più "anziane". L'Italia fu tra i primi paesi al mondo a comprendere la portata innovativa e rivoluzionaria del mezzo aereo e a dotarsi di una struttura organica in grado di sfruttare appieno le crescenti e sempre più irrinunciabili capacità strategiche offerte dal mezzo aereo. Il Paese dispone oggi di una Forza Armata all'altezza dei tempi, moderna, rispettata, rilevante, riconosciuta tra le poche aeronautiche europee in grado di esprimere il potere aero-spaziale in tutte le sue declinazioni a sostegno dello strumento militare del Paese.
Dovete, anzi, dobbiamo, essere preparati al meglio” ha detto Rosso rivolgendosi ancora giovani giuranti che, in una voce sola, sotto il passaggio delle Frecce tricolori, avevano appena gridato Lo giuro!, “Siete entrati a far parte della vita dell’Aeronautica militare”.
Entrati in Accademia Aeronautica da poco meno di sei mesi, i 76 cittadini italiani che hanno scelto di dedicare la propria vita al servizio della Patria, nei ranghi dell'Arma Azzurra, dopo aver urlato orgogliosi, il tradizionale "Lo giuro!", al cospetto della Bandiera di Guerra dell'Aeronautica Militare e della Bandiera d'Istituto dell'Accademia Aeronautica, hanno ricevuto, da parte del cappellano don Antonio Coppola, il Battesimo del Corso, nel rispetto di una tradizione che si perpetua immutata dal 1923.
Il Battesimo rappresenta l'occasione in cui il gagliardetto del corso viene dispiegato per la prima volta, dichiarando ufficialmente il nome del Corso di appartenenza. Seguendo infatti una sequenza alfabetica immutata che si ripete ciclicamente, di generazione in generazione, il Corso che ha giurato martedì scorso è il sesto nella generazione dei Corsi Borea. Da qui il nome: Borea VI.
Ai giovani del corso Borea VI si è rivolto il ministro della Difesa Lorenzo Guerini:
Oggi, avvicinandoci a grandi passi verso il prestigioso traguardo del Suo centenario, l'Aeronautica celebra il 98° Anniversario con un pensiero rivolto al passato e lo sguardo proteso verso il futuro, per continuare a dare concretezza a quello straordinario patrimonio di ideali e di valori che da quasi un secolo mette a disposizione del Paese, e che hanno reso grande la sua storia”.
Guerini ha voluto sottolineare la continuità di valori e tradizioni che identifica l'Arma Azzurra fin dalla sua nascita e che ben sintetizza la sua essenza. Quella di essere “una Istituzione fiera della sua storia gloriosa, testimone di un presente caratterizzato da altissime competenze umane, professionali e tecnologiche; avviata verso un ambizioso futuro, che in meno di un secolo l'ha vista concretamente protesa con valore verso le stelle, come recita il Suo motto, per l'affermazione di quelle peculiari competenze in ambito aerospaziale che ne fanno centro unico di eccellenza, in chiave interforze, e componente abilitante nell'ambito della più ampia strategia nazionale”.
Riferendosi poi al servizio che le donne e gli uomini dell'Aeronautica garantiscono al Paese, il Ministro ha sottolineato il recente impegno della Forza Armata a supporto della lotta alla diffusione del Covid-19: “Dalla missione a Wuhan del 2 febbraio 2020 è trascorso più di un anno, quel giorno è impresso nella nostra memoria. Da allora le donne e gli uomini dell'Aeronautica hanno concluso oltre 70 missioni di trasporto di pazienti in bio-contenimento, mettendo a frutto quella capacità di cui la Forza armata si è dotata – con lungimiranza – da più di un decennio e che pone il nostro Paese, a livello internazionale, tra le poche nazioni all'avanguardia nella gestione di questo tipo di emergenza sanitaria”.
Dopo aver ricordato infine anche gli impegni internazionali assunti dall'Aeronautica a supporto dei Paesi alleati sprovvisti di una propria architettura di difesa aerea, e le eccellenze tecnologiche di cui si è dotata la Forza Armata per sostenere le sfide del futuro, posizionandosi “tra le forze armate più evolute al mondo”, Guerini ha salutato i giovani Ufficiali che hanno prestato giuramento, rivolgendo loro “un affettuoso incoraggiamento per un futuro ricco di soddisfazioni”.
La chiusura dell’evento con la cerimonia della consegna delle Medaglie al Merito e al Valore.
Come ogni anno, l'anniversario è stato anche l'occasione per la consegna delle onorificenze al personale militare che nel recente passato si è particolarmente distinto per atti di eccezionale coraggio e valore compiuti nel corso di missioni operative in Italia e all'estero. Tra le azioni di eccezionale valore per le quali sono state conferite le onorificenze, anche una complessa missione di ricerca e soccorso aereo in condizioni ambientali molto critiche, ed alcune delicate operazioni condotte nell'ambito di missioni di pace all'estero, a supporto di forze armate locali per la stabilizzazione di aree ad alto rischio.
A fare da sfondo al suggestivo contesto, il Lapidario di Palazzo Aeronautica, monumento ai Caduti dell'Aeronautica Militare che il 30 marzo scorso, come ogni anno, ha onorato la memoria di quanti hanno sacrificato la propria vita per la Patria con la simbolica accensione della lampada votiva posta al centro del colonnato.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica ha poi accettato di scambiare qualche battuta con i giornalisti presenti, invitandoli nella ''Sala degli Eroi'', ove sono le Bandiere, luogo che racchiude la storia dell’Arma Azzurra, incutendo un senso di rispetto e di commozione per l’importanza dei valori che rappresenta.
Una pillola di Storia
1923 – Nasce la Regia Aeronautica
Le basi per la futura costituzione di una Forza Aerea autonoma risalgono a due precisi momenti della storia dell'aviazione italiana. Il primo fu l'istituzione nel 1915 del Corpo Aeronautico Militare, allo scopo di raccogliere in un unico ente tutti i "servizi aeronautici" del Regio Esercito che da trent'anni erano sotto la dipendenza dell'Arma del Genio. Il secondo fu la costituzione, nel 1917, di un Commissariato Generale per l'Aeronautica al fine di riorganizzare le forze aeree all'indomani della disfatta di Caporetto. Il primo passo verso il distacco della componente aerea da quella terrestre e navale sembrava ormai compiuto, ma il clima di instabilità creatosi dopo la guerra condusse alla soppressione del neocostituito Commissariato con conseguente taglio del personale militare e dispersione del patrimonio aeronautico.
Nonostante questo, il ruolo cruciale assunto dall'aviazione durante il primo conflitto mondiale e l'affermarsi della dottrina del Generale Giulio Douhet sul "Dominio dell'Aria", convinsero i vertici politici del Regno d'Italia dell'importanza di un'aeronautica che fosse una Forza Armata indipendente. La svolta in questo senso si ebbe il 24 gennaio del 1923 con l'istituzione di un Commissariato per l'Aeronautica che, nato per riordinare ciò che rimaneva del Corpo Militare Aeronautico, spianò la strada alla costituzione della Regia Aeronautica, formalizzata il 28 marzo del 1923 con il Regio Decreto Legge n.645.
Il 4 novembre sull'aeroporto di Centocelle (RM), con una solenne cerimonia, fu consegnata nelle mani del Gen. D.A. Pier Ruggero Piccio, asso della Prima Guerra Mondiale, la Bandiera di Guerra. Il giorno successivo fu sancita, con Decreto Commissariale, l'istituzione dell'Accademia Aeronautica con sede provvisoria all'interno dell'Accademia Navale di Livorno. Compito principale del nuovo Istituto fu quello di formare i giovani ufficiali del Corpo dello Stato Maggiore. La Gazzetta Livornese dell'8 novembre dedicò un articolo all'Accademia Aeronautica evidenziando come la nuova istituzione rappresentava "il principio di una futura organizzazione per la quale il Governo d'Italia posa le sue migliori speranze".
Negli anni '20 e '30 del secolo scorso la Regia Aeronautica conquistò stima e rispetto in tutto il mondo, conquistando decine di record e compiendo leggendarie imprese che segnarono, significativamente, lo sviluppo tecnologico del mezzo aereo.  Nel 1946, la Regia Aeronautica venne rinominata Aeronautica Militare in quanto Forza Armata della Repubblica Italiana.
Maria Clara Mussa


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