11-05-2021 - Alcuni giorni or sono è giunta la notizia della ‘’fine lavori’’ del film ‘’Pantafa’’.
Il film, di Emanuele Scaringi, con Kasia Smutniak, Greta Santi, Mario Sgueglia, Mauro Marino, Giuseppe Cederna, Betti Pedrazzi e con la partecipazione di Francesco Colella, è prodotto da ‘’Fandango’’, casa di produzione e distribuzione cinematografica, editrice e discografica fondata nel 1989 da Domenico Procacci.
//www.fandango.it/terminate-le-riprese-di-pantafa/
Protagonista di ‘’Pantafa’’ la bella e brava Kasia Smutniak al cui fianco, con la parte della piccola figlia, ha avuto il privilegio di lavorare la mia nipotina Greta Santi.
A parte il fatto che io sono amante del cinema, (chi lo è come me soffre come me, per la chiusura delle sale in questo lungo periodo di costrizione pandemica) a proposito del film Pantafa, sento di doverne parlare, non solo perché orgogliosa della partecipazione di Greta che ho visto lavorare determinata ed entusiasta, ma anche perché, avendo avuto il piacere di accompagnarla per quasi tutto il periodo delle registrazioni, ho vissuto il ‘’dietro le quinte’’, osservando con grande interesse e curiosità il lavoro estenuante che il set ha richiesto.
La preparazione di un set cinematografico, con i cambiamenti di scene e di attori; con le attività degli operatori alle riprese e del regista e dell’aiuto regista; con la corsa quasi frenetica di coloro che affrontano le ‘’emergenze operative’’, attrezzati di ogni strumento possibile appeso al proprio corpo; con la velocità di intervento delle assistenti ai costumi, pronte a rassettare un abito, a cambiare un pantalone, a cucire e stirare; con la presenza continua delle addette al trucco, pronte a rimettere in sesto una ciocca di capelli, un fondo tinta sbiadito …il tutto scadenzato da programmi schedulati a cui doversi attenere, è un mondo tutto da osservare con ammirazione.
Un lavoro che sicuramente appassiona.
L’organizzazione di un set cinematografico non viene raccontato allo spettatore; questi si gode la proiezione del film apprezzandone le qualità, senza sapere che dietro a quel film e a quelle qualità che apprezza, un nugolo di persone, vivaci e veloci come tante api al lavoro, hanno reso possibile la costruzione della sequenza delle immagini proiettate sullo schermo.
Viviamo in un momento dettato da regolamenti che cercano di combattere la pandemia, in cui è impossibile la vicinanza fisica.
Resta l’immaginario, il favolistico, la realtà virtuale.
Resta, dunque, il Cinema, con la sua capacità di far partecipare lo spettatore a momenti a volte lontani, a volte molto vicini alla realtà, in una fusione tra fantasia e immaginazione, che nasce proprio dalla professionalità di chi lavora per renderlo apprezzabile.
L’amalgama equilibrato tra regia e attività manuali, tra attori capaci e professionali e assistenti, tra tecnologia e capacità di ‘’problem solving’’ nell’immediato, quando a volte pare che non si possa andare oltre…ecco, tale amalgama mi ha lasciata stupita ed ammirata.
Attendo con gioia l'uscita del film.
Sarà per me un vero piacere assistere alla proiezione che sicuramente mi riporterà ai momenti vissuti insieme al team, ai caffè bevuti sotto la tenda e sotto acquazzoni travolgenti che rendevano indispensabile l’uso di galosce; alle folate di vento che battevano sulle fiancate delle roulotte con i camerini; ai cibi ottimi preparati in ‘’cestini’’ e consumati insieme a Greta durante l’ora di pausa pranzo.
Resterà un bellissimo ricordo di un tempo trascorso con persone vere.