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foto di: Archivio cybernaua
Pilota e servitore dello Stato 'for ever'
A colloquio con il generale Gianmarco Bellini, sull'attuale situazione italiana

02-05-2019 - Il generale Gianmarco Bellini, pilota del Tornado abbattuto dalla contraerea irachena nella notte tra il 17 e il 18 gennaio 1991 durante l’operazione Locusta, ora vive a Virginia Beach, negli Stati Uniti.
Sono lontani quei terribili momenti di prigionia in Iraq, vissuti insieme al collega Maurizio Cocciolone, momenti ricordati anche nel corso di una semplice cerimonia, alcuni anni or sono, in cui il ‘’prigioniero di guerra’’ Bellini ha donato la casacca di prigioniero all'Aeronautica Militare, mettendola nelle mani del generale Pasquale Preziosa, allora Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica.
//www.cybernaua.it/news/newsdett.php?idnews=4520
Ora Bellini trascorre la maggior parte del suo tempo negli States, insieme alla moglie Gilda Di Domenico sposata in seconde nozze, ed è console Onorario d’Italia, accreditato presso il Secretary of States in USA.
In una breve conversazione, Bellini ha risposto ad alcune nostre domande.
Il programma F-35, è forse il tema più discusso, contestato, ma anche credo poco capito dalla maggior parte dell’opinione pubblica, soprattutto a seguito del blocco dei fondi su alcuni programmi da parte del Governo.
Cosa pensa lei di questa macchina di ultima generazione?
E, secondo lei, come si pone l’Italia di fronte alle altre forze alleate in quanto a ammodernamento?

Il programma F35 ha dato alla luce una serie di velivoli assolutamente di futura generazione. Ricordo che quando ho visto un filmato di un decollo verticale della versione VTOL di questa macchina ho pensato ...e' un'astronave ...quelle che si vedono al cinema.
La futuristica tecnologia mette l'F35 tra gli assetti aerei che un Paese dovrebbe avere per mantenere una presenza e partecipazione internazionale.
Non è un caso che il velivolo sia stato adottato da svariate nazioni leader nel settore aeronautico come la Gran Bretagna.
Senza contare il ritorno industriale proprio per l'Italia, rappresentato dalla catena di “Final Assembly and Check Out FACO“, unico impianto industriale del F35 presente al di fuori degli USA, che rende l'Italia un paese industriale privilegiato. E' il sogno di ogni pilota caccia poter fare un giro sull'"astronave" ...chissà...
L'Italia e' presente in quasi tutti i teatri di crisi ora aperti nel mondo e per la sua professionalità e la sua tecnologia dei mezzi è estremamente apprezzata dagli alleati
”.
Lei vive negli States da molti anni precisamente a Virginia Beach; da cosa è nata questa decisione?
Vivo negli USA a Virginia Beach dal 2006, quando ho conosciuto mia moglie che, pur essendo di Napoli, viveva negli USA. Io venivo da un matrimonio naufragato e incontrare l'anima gemella a quasi 50 anni mi ha fatto decidere di restare in America. Qui successivamente, dopo aver lasciato il servizio attivo in Aeronautica, mi e' stato proposto di diventare il Console Onorario d'Italia, incarico che ho accettato con entusiasmo (un servitore dello Stato rimane tale anche in pensione)”.
Si parla in USA di quanto accade in Italia?
L'Italia e' un Paese che gode di grande ammirazione, anche se i media americani parlano poco di Europa in generale”.
Molti sono coloro che considerano la politica di Trump quantomeno discutibile
Come si esprimono gli Americani a tale proposito?

C'e' una grande opera di delegittimazione, da parte del partito Democratico (quello che ha perso le elezioni con Hillary Clinton), del Presidente USA Donald Trump, ma la mia impressione è che la gente comune lo approva sempre di più. Specialmente ora che la "bolla" del "collusion with Russia" e "obstruction of justice" si e' dissolta senza provare nulla contro Trump”.
L’Italia ha siglato il memorandum con la Cina, per “la nuova via della seta”,
e gli Usa, che non possono condividere informazioni con Paesi che adottano tecnologie cinesi, annunciano implicazioni a lungo termine, seriamente preoccupati per le conseguenze sull’interoperabilità Nato.
Come vede lei la situazione? l’Italia rischia di perdere un alleato fondamentale?

Di tale accordo, prima di esprimere valutazioni è necessario conoscere tutti gli aspetti commerciali e di scambio. Gli USA sono un partner storico e troppo importante. Non credo che questo governo, come i futuri, metterà mai in difficoltà i rapporti tra questi due Paesi legati da vicende storiche che li hanno resi, oltre che alleati, amici”. 








Maria Clara Mussa
 
  
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