Notizie dal Mondo

Allarmismi irresponsabili
Considerazioni del generale Tricarico presidente di ICSA sull’attuale ‘’discussione tanto allarmistica quanto superficiale e poco meditata’’
22-09-2025 - Lo ha detto il Presidente Mattarella che dal crinale si potrebbe precipitare nel baratro. E negli ultimi tempi molti, troppi, si stanno adoperando affinché questo accada.
Quale che sia lo scopo, è ormai la regola che eventi rientranti altrimenti nell’ordinaria quotidianità vengano ingigantiti nei loro contenuti negativi, caricati di significati eccessivi, in una irresponsabile gara a chi sia più convincente nel descrivere le prospettive nefaste dei vari accadimenti.
Il velivolo con a bordo Ursula von der Leyen perde il segnale satellitare e subito si parla di sabotaggio e della Commissaria europea nel mirino della Russia.
Nessuno dice però che l’ICAO, l’organizzazione mondiale per l’aviazione civile, riceve ormai da tempo migliaia di segnalazioni a settimana di interferenze agli apparati di navigazione, sulle quali la stessa ICAO sta conducendo minuziose indagini ed iniziando a sanzionare qualche Paese membro, rivelatosi responsabile certo di attività illecite ai danni dei naviganti.
Stessa cosa, semmai di dimensioni più ampie e di più vecchia data, per il crimine informatico; ad ogni attacco, anche quelli ormai banali volti a saturare i sistemi informatici impedendone la funzionalità, si strilla alla guerra cibernetica, alla Russia che lancia offensive su larga scala, dimenticando che sono oltre quindici anni che Russia e Cina si dilettano ad attaccare chiunque, e che nel tempo hanno messo a punto vere e proprie strutture statuali in servizio permanente, facenti capo ai servizi di informazione ed alla Difesa, arruolando spesso anche organizzazioni criminali particolarmente abili nel dominio cyber.
Già nel 2007 l’Estonia fu colpita da una serie di attacchi informatici alle principali istituzioni per ventidue giorni consecutivi, ma nessuno se ne accorse o se ne ricorda oggi.
E da ultimo i tre Mig 31 russi che hanno violato lo spazio aereo estone per 12 minuti lo scorso 19 settembre.
Anche qui, a spanne, più di un paio di volte a settimana i velivoli della difesa aerea sono chiamati a decollare su allarme, a casa nostra o in altri teatri di operazioni.
Da sempre.
Il più delle volte, sopratutto nel perimetro domestico, si tratta di inadempienze involontarie alle regole del volo, ma all’estero ovviamente non è sempre così, la matrice delle trasgressioni è di altra natura, rubricabile quasi sempre sotto la voce provocazione.
Ed anche quella dei Mig è stata una provocazione, concepita con la certezza di una reazione scomposta ed allarmata, nè poteva sortire effetto diverso la scorribanda armata ed indisturbata negli spazi aerei di un paese ipersensibile al pericolo russo, esposto come nessun altro alle intimidazioni ed alle minacce di perdurante memoria.
Tutto questo è ormai ciò che tiene i titoli dei quotidiani e della discussione pubblica; una discussione tanto allarmistica quanto superficiale e poco meditata.
In definitiva, le valutazioni e le reazioni di oggi agli eventi di uno scenario confuso andrebbero riequilibrate, formulate con maggiore consapevolezza, buon senso e sangue freddo, ad evitare il pericolo, costantemente dietro l’angolo, di una degenerazione incontrollabile verso il baratro evocato dal Presidente della Repubblica.
Aggiornamento
Da Adnkronos:
Polonia: Tricarico, 'tusk minaccia abbattimento velivoli? sarebbe atto unilaterale grave'
Il generale all'Adnkronos ricorda che 'le regole di ingaggio non si cambiano a piacimento, scongiurare atti che rischiano scoppio incendio' Roma, 22 set. (Adnkronos) :
"Se il premier polacco Tusk dovesse veramente disporre per l'abbattimento di velivoli che dovessero sconfinare nel territorio polacco, l'Italia dovrebbe ritirare il proprio contingente che nei Baltici contribuisce a rafforzare il sistema di difesa del fianco est dell'alleanza. Intanto le forze della difesa, quelle polacche comprese sono sotto comando Nato e quindi i governi nazionali non possono arbitrariamente mutare le regole di ingaggio a loro giudizio e piacimento".
Lo dice all'Adnkronos il generale Leonardo Tricarico, già Capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare e attuale presidente della Fondazione Icsa.
"Abbattere un velivolo che sconfina - prosegue Tricarico - è un atto contrario ai principi fondanti della difesa aerea in tempi di pace e noi non siamo in guerra con nessuno. Che Tusk se lo ritene porti la proposta al Consiglio Atlantico e li, solo lì, si potranno mutare le regole.
Altrimenti si tratta di un atto unilaterale inconsulto ed arbitrario, grave perché potrebbe essere la scintilla che fa scoppiare l'incendio, esattamente come ha paventato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E ciò va scongiurato. La reattività polacca, come quella degli altri paesi ex sovietici è comprensibile - conclude il generale - ma non può prevalere sulla ragione e sulla saggezza, mai necessarie come in questo confuso e delicato momento". (Lcr/Adnkronos)
Leonardo Tricarico

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