12:08 lunedì 09.12.2024
Avvicendamento al vertice di Stato Maggiore della Difesa
L’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone cede il comando al generale Luciano Portolano che lascia Segredifesa
fotografie di: Cybernaua e SMD

05-10-2024 - Il 4 ottobre scorso, due cerimonie a Roma hanno contraddistinto la Difesa.
Una prima cerimonia svolta a Palazzo Guidoni, a Centocelle, in cui il generale Luciano Portolano, già designato nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa, lasciando la carica di Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, assunta nell’ottobre 2021, ha salutato rappresentanti di istituzioni e aziende della Difesa.
Quindi, la cerimonia svolta nell’hangar del 31° Stormo, aeroporto di Ciampino, in cui è avvenuto il cambio di comando dello Stato Maggiore della Difesa, con il passaggio di consegna tra l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e il generale Luciano Portolano.
Alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, Cavo Dragone ha ceduto il comando a Portolano, celebrato con gli applausi del pubblico.
Presenti, tra gli altri, il presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, il presidente della Corte Costituzionale, Augusto Antonio Barbera; i sottosegretari di Stato per la Difesa, Matteo Perego di Cremnago e Isabella Rauti, i vertici delle Forze Armate, autorità civili, militari e religiose.
Non sono mancati gli interventi consueti in cui, come primo argomento, venivano salutati, ad uno ad uno, tutti i personaggi autorevoli presenti alla cerimonia.

Dopo aver porto i saluti ai presenti, il comandante uscente, Cavo Dragone, ha speso parole di profonda gratitudine verso tutte le Forze Armate, “spaccato fedele e rappresentativi della società” che hanno ricevuto apprezzamenti dai cittadini..:. “le tante richieste spontanee di nostri interventi sono segnali di cui sono orgoglioso, di quanto i nostri cittadini ci sentano vicini e guardino istintivamente alle forze armate come risolutori delle loro difficoltà; la Difesa è e sempre sarà al loro fianco…”.

Le parole espresse da Portolano, dopo i saluti ai personaggi istituzionali presenti: “considero necessario uno sforzo sinergico e bilanciato tra tutte le forze armate per il, perseguimento di un unico obiettivi: quello di garantire le condizioni per essere pronti a proteggere e difendere da ogni potenziale minaccia tutti gli Italiani e gli interessi vitali e strategici dell’Italia…”

A chiudere gli interventi, il ministro della Difesa Guido Crosetto: “In questo periodo storico complesso e difficile è più che mai necessario che le nostre Forze Armate continuino a evolvere per fronteggiare sfide nuove e minacce che mettono in discussione i nostri principi e il nostro sistema di valori” e ha sottolineato che in un mondo in continua evoluzione occorre preservare un principio fondamentale: “la Difesa è e deve rimanere un baluardo di libertà, democrazia e rispetto del diritto internazionale, opponendosi con decisione a chi lo minaccia. Ciò implica un approccio nuovo, un venir meno delle gelosie nazionali e delle politiche frammentarie. Dobbiamo rendere più efficiente il nostro sistema produttivo e più efficaci e interoperabili le nostre Forze Armate".
 “È cruciale saper riconoscere e difendere, anche quando non è evidente, quella sottile linea che separa il giusto dall’ingiusto” ha affermato ancora, richiamando l’importanza di sviluppare una cultura della Difesa e di recepire e stimolare l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, migliorare l’interoperabilità con i partner della NATO e dell’Unione Europea.
Crosetto ha ringraziato l’ammiraglio Cavo Dragone, che dal prossimo gennaio ricoprirà l’incarico di presidente del Comitato Militare della NATO, per quanto fatto fino ad oggi: “sotto la sua guida” ha detto “la Difesa ha compiuto decisivi passi in avanti.”
Ha quindi rivolto i suoi auguri di buon lavoro al generale Portolano: “Da oggi le Forze Armate hanno un nuovo capofamiglia; la sfida che la attende è grande, ma sono certo che, grazie alla sua vasta esperienza operativa e di comando,  saprà guidare le Forze Armate con visione, competenza e abnegazione.”

Approfondimento
In questi tre anni, il Generale Portolano ha guidato il Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti (Segredifesa), per fornire alle Forze Armate il necessario supporto dell’Area Tecnico-Amministrativa, in tutti gli aspetti: dalla governance ai processi; dal personale, inteso come reclutamento e formazione, alla gestione del contenzioso; dagli assetti alle capacità esprimibili; dal procurement alle relazioni internazionali. Tutto ciò tenendo conto delle implicazioni non solo della Difesa in senso stretto, ma coinvolgendo anche il settore dell’informazione e sicurezza, le industrie di settore, il mondo accademico e della ricerca, i poli tecnologici e dell’innovazione.
Fra i programmi di maggior rilievo gestiti da Segredifesa durante il periodo di Portolano, si evidenziano il progetto italo-britannico-giapponese GCAP (Global Combat Air Programme), l’avvio del potenziamento e rinnovamento del parco veicoli pesanti delle Forze Armate e la progettazione, costruzione e fornitura della nuova NIOM (Nave Idro-Oceanografica Maggiore) e del relativo supporto logistico.
Il commiato del generale Portolano suggella inoltre un passaggio fondamentale per l’Area Tecnico-Amministrativa della Difesa.
Infatti, con la recente approvazione del DPCM 20 giugno 2024, n.99, è stato avviato un profondo processo di riorganizzazione della Difesa che prevede la separazione delle due strutture del Segretariato Generale della Difesa e della Direzione Nazionale degli Armamenti, al fine di razionalizzare e potenziare due settori strategici dell’Amministrazione. Nella fase transitoria Il vice Segretario Generale della Difesa, Dir. Gen. dott.ssa Luisa Riccardi, eserciterà le funzioni vicarie di entrambe le aree.
Maria Clara Mussa


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