17:20 domenica 22.06.2025
''Visioni dall’intimo, visioni dal cielo''
Inaugurazione della mostra dell'artista toscana Marcella Mencherini al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
fotografie di: R.Allesina

14-05-2025 - IL 9 maggio scorso, è stata inaugurata la mostra Visioni dall’intimo, visioni dal cielo dell’artista toscana Marcella Mencherini.
L’esposizione, allestita nella spettacolare cornice della Sala dello Zodiaco, adiacente al Ninfeo del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, promossa dall’Aeronautica Militare in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco e curata da Gina Ingrassia, si compone di “ventuno opere più una”.

Accompagna il visitatore in un viaggio nell’universo creativo di Mencherini, caratterizzato da visioni che scendono nella materia, sostanziandosi in rappresentazioni oniriche, surreali, cariche di mistero e di simbolismi.
Accoglie il visitatore l’opera simbolo della mostra che celebra il Sarcofago degli Sposi, capolavoro dell’Arte etrusca, un omaggio alla sede ospite e nel contempo una riflessione sulla dimensione spazio-temporale dell’Arte.
L’inaugurazione, avvenuta alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale S.A. Luca Goretti, della direttrice del Museo Nazionale Etrusco, dottoressa Luana Toniolo, del Comandante Logistico, generale di Squadra Aerea Antonio Conserva e della scienziata Amalia Ercoli Finzi, si è poi conclusa con l’esibizione per pianoforte di Cristiana Pegoraro con il concerto dal titolo Note in volo.
La mostra resterà aperta al pubblico sino al 21 maggio.

Visioni dall’intimo, visioni dal cielo
Il cuore della narrazione si sviluppa all’interno della Sala dello Zodiaco prendendo in considerazione due aree di indagine dell’artista, quella legata all’Aeropittura e quella più intima attorno alla quale prendono corpo suggestive visioni.
Scrive la curatrice Gina Ingrassia: “Dialogano in armonia le opere contemporanee con lo spazio che le ospita: tra le dodici costellazioni zodiacali, tema degli affreschi della volta, campeggiano le Aeropitture, che ci riportano a spazi aperti, atmosfere celesti, motivi di volo, viaggi siderali. Atmosfere senza tempo definiscono dimensioni spaziali in cui punti, linee, colori ma soprattutto la luce, sono restituiti nella tela attraverso un utilizzo virtuoso degli strumenti del mestiere. […] Nella seconda “sezione” la narrazione inverte il senso di marcia, tessendo al contrario la sua trama. Non più dalla Terra al Cielo, dal basso verso l’alto.
Le opere esplorano possibilità alternative in cui non è più la realtà a essere rappresentata ma l'insondabile che abita dentro di noi. L'arte qui perde letteralmente anche i suoi confini spaziali, aprendo a visioni, apparizioni, epifanie.
Il rapporto con le volte affrescate si carica di significati innescando un dialogo sommesso ma incessante. Qui dello zodiaco sono ricontattate lontane eco mentre il ciclo delle stagioni sembra intrattenere una relazione con l’opera Alla fine del tempo, le acque dell’inconscio si placano infine nel L’Approdo, il seme creativo genera Città nel deserto mentre il ritmo della vita è scandito dalle note di un pianoforte in Momenti musicali. Piano piano riaffiorano luoghi noti, le città del cuore, Roma, Arezzo, Firenze, Venezia, Napoli.
Un continuo rincorrersi tra interno ed esterno, tra realtà oggettiva e soggettiva, tra mondo fuori e mondo dentro, caratterizza questo racconto pieno di sostanza e poesia dove la luce e il colore manifestano il miracolo dell’Arte”.

Per l’occasione era presente una postazione di Poste Italiane per l’annullo filatelico.

Marcella Mencherini
Nasce ad Arezzo.
Figlia d'arte, riceve stimolo e impulso dalla madre Rosa Antonelli, apprezzata pittrice, e si muove sin dalla giovinezza nel vivace universo pittorico toscano da cui attinge l'amore per le arti figurative che la accompagna nella sua attività artistica.
Alla pittura dedica una parte notevole della sua attività, dividendosi tra gli studi giuridici, politici e storici, fulcro della sua formazione culturale e professionale, e le tele, le sanguigne e i pennelli, fedeli compagni e testimoni delle sue emozioni. Fin dall'infanzia la pittura le porta grandi soddisfazioni.

Dal 1975, anno della sua prima mostra a Firenze, tiene personale in diverse città italiane, a Roma, Arezzo, Latina, Terracina, Milano, Catania, Caserta, Taranto e Ferrara ed è poi presente in importanti collettive in Italia e all'estero, ottenendo numerosi riconoscimenti e premi.
L'incontro, relativamente recente, con l'Aeropittura ha aperto un nuovo orizzonte nella sua esplorazione artistica, vissuta come una stimolante e avvincente avventura.
Alcune delle opere che ne sono derivate sono esposte presso: Musei Vaticani, Città del Vaticano; Museo storico dell'Aeronautica Militare, Vigna di Valle; Museo Gianni Caproni, Trento; Famiglia Reale del Belgio; Federazione Aeronautica Internazionale, Losanna; Stato Maggiore Aeronautica, Roma; Comando Scuole - III R. A. Aeronautica Militare, Bari; Comando Logistico dell'Aeronautica Militare, Roma; Corpo del Genio Aeronautico, Roma; Centro Sperimentale Volo, Aeroporto di Pratica di Mare; Accademia Aeronautica Pozzuoli; Poligono Sperimentale Interforze del Salto di Quirra; Istituto di Scienze Militari Aeronautiche, Firenze; 4° Stormo, Sala Vip dell'Aeroporto di Ciampino; 36° Stormo, Gioia del Colle (Bari); 61° Stormo, Galatina Lecce; 70° Stormo, Latina; Comando 313° Gr. A.A., Rivolto; Gruppo Tecnico RSV, Aeroporto di Pratica di Mare; Casa dell'Aviatore, Roma; Aereo Club d'Italia, Roma; Telespazio SpA, Roma; Azienda di Promozione Turistica, Bibione; Aereo Club, Latina; numerose collezioni private.
Alcune delle sue opere sono state utilizzate da Tiscali per la realizzazione di schede telefoniche speciali ottenendo successi anche in campo internazionale. 
Maria Clara Mussa


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