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''La Difesa contro la violenza sulle donne''
Organizzato dalla sottosegretaria alla Difesa Rauti in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

26-11-2023 - Alla vigilia del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, presso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia, si è svolto il convegno “La Difesa contro la violenza sulle donne”, promossa dalla sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti, con delega alle pari opportunità, con la partecipazione di artisti, rappresentanti istituzionali e persone impegnate quotidianamente nel combattere la violenza sulle donne.
 
L’evento, ideato per unire emozioni e riflessioni, ha visto alternarsi testimonianze, poesie e brani, video delle Forze Armate sul tema e le suggestive esibizioni di giovani ballerine vestite di rosso. Hanno partecipato, oltre a Rauti, l’on. Lucia Albano, sottosegretaria al Ministero dell’Economia e l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, Capo di Stato Maggiore della Difesa, più esponenti di numerose organizzazioni impegnate sul tema.
 
“Il Ministero della Difesa è in prima linea sulla prevenzione e sul contrasto della violenza contro le donne e l’evento di oggi rappresenta un’occasione per riflettere su un fenomeno antico, in questi giorni molto attenzionato ma troppo spesso sottovalutato. Ciò che emerge è la punta dell’iceberg di un sommerso che attraversa il mondo, le geografie, le religioni, le società, i secoli, la Storia. Il suo contrasto è una battaglia di civiltà infinita, da continuare senza sosta, e a tutti i livelli, normativo, culturale, sociale ed educativo. Il disegno di legge 923 approvato all’unanimità due giorni fa in Senato è un concreto passo in avanti nella battaglia alle violenze di genere, con un rafforzamento delle misure di protezione delle vittime e dei sistemi di prevenzione, nonché il potenziamento delle misure cautelari”, così si è espressa nel suo intervento Rauti.
 
“Abbiamo il primo Presidente del Consiglio donna della storia repubblicana. Una svolta epocale e un importante messaggio per tutti, che contribuirà a fornire buone prassi e favorire il necessario cambiamento sociale e culturale”, ha aggiunto la Senatrice nel sottolineare l’importanza dell’empowerment delle donne.
 
L’originale evento dal format artistico, si è aperto con una suggestiva coreografia curata da Valeria Loprieno ed eseguita dalle giovani allieve della scuola di danza EUR. In molti paesi, come l'Italia, il rosso è il colore esibito in questa giornata, e uno degli oggetti simbolo è rappresentato da scarpe rosse da donna, allineate nelle piazze o in luoghi pubblici, a rappresentare le vittime di violenza e femminicidio.
Una panchina e un paio di scarpe rosse sono stati posizionati all’ingresso del Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia, sede dell’evento, presentato da due volti noti della televisione, Fenesia Calluso giornalista del TG 1 e Fabio Chiucconi, giornalista del TG2. In apertura e chiusura, le suggestive coreografie curate da Valeria Loprieno ed eseguite dalle allieve Beatrice Mancino, Francesca Marchese, Matilde Mariola, Marta Stabile, Flaminia Vivan, della scuola di danza EUR. L’attrice teatrale Laura Lattuada ha recitato il “Canto delle Donne” di Alda Merini, il monologo “Alice nel paese delle brutte meraviglie” di Anna Steri, “Trova la libertà” della scrittrice afghana Wadia Samadi e “Il mio primo trafugamento di madre” di Alda Merini. Tra le voci narranti anche due rappresentanti della Difesa: Francesco Rammairone, Vice Capo di Gabinetto, che ha interpretato ‘Una donna intelligente’ di Gabriel García Márquez, e il colonnello Vincenzo Salerno che ha recitato ‘La ballata delle donne’, di Edoardo Sanguineti.
 
Il Ministero della Difesa è da sempre in prima linea sulla prevenzione e sul contrasto della violenza contro le donne, e nel sostegno all’empowerment femminile. Nelle missioni internazionali le Forze Armate e l’Arma dei Carabinieri sono impegnati per l’empowerment e la promozione dei diritti delle donne, e per la protezione dalle violenze sessuali e dagli stupri di guerra. Un impegno che deriva dal sistema di risoluzioni ONU su “Donne, pace e sicurezza”, che prevede l’adozione di una politica di tolleranza zero in materia di violenza di genere, premessa indispensabile per la costruzione della pace e della stabilità negli scenari post-conflitto.
 
La Difesa conferma la propria attenzione alla promozione e alla protezione dei diritti umani e dei diritti delle donne, ed è attiva nell’applicazione della Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne e nell’attuazione della Risoluzione 1325 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
In questa direzione vanno l’istituzione nel 2012 di una Sezione Politiche di Genere presso lo Stato Maggiore della Difesa, l’emanazione di linee guida sulla tutela della genitorialità, l’adozione del codice di condotta per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni, la creazione della figura del Gender Advisor per i Comandanti, la realizzazione dei corsi per formare tali figure, la costituzione di un ‘Consiglio Interforze sulla prospettiva di genere’, organismo consultivo del Capo di Stato Maggiore della Difesa nell’azione di indirizzo, coordinamento e valutazione dell’applicazione della prospettiva di genere e dell’integrazione dei generi.
 Nota
Tra i relatori:
• Simona Lanzoni, vice presidente della ONG Pangea Onlus e presidente della rete REAMA, Rete per l’Empowerment e l’Auto Mutuo Aiuto a sostegno delle donne che subiscono violenza, e componente per due mandati consecutivi, per otto anni quindi, del Grevio, il board che monitora l’attuazione della Convenzione di Istanbul sulla violenza contro le donne - approvata dal Consiglio d’Europa nel 2011 - in tutti i Paesi che l’hanno ratificata rendendola legge nazionale. Ricordiamo che l’Italia ha ratificato la Convenzione di Istanbul nel 2013.
• Tibisay Ambrosini, coordinatrice dell’organizzazione ‘Stop rape’ Italia
• Bruno De Stefano, giornalista e scrittore, che tra le altre pubblicazioni, ha dato alle stampe proprio un volume sul tema: “I femminicidi che hanno sconvolto l'Italia. Da Giulia Tramontano a Yara Gambirasio, da Sarah Scazzi a Chiara Poggi e Meredith Kercher: 100 storie di donne uccise da chi diceva di amarle”.
• Federica Mondani, avvocata della famiglia Cesaroni, per il ‘Delitto di Via Poma’
• Sara Cardin, atleta dell’Esercito Italiano e campionessa mondiale di karate, introdotta da un video prodotto dalle Forze Armate e dall’Arma dei Carabinieri per sensibilizzare tutto il personale contro pregiudizi, discriminazioni e stereotipi di genere.
• Pamela Coassin, vice presidente del Comitato Unico di Garanzia del Ministero della Difesa
 

Redazione
 
  
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