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Sharm-el-Sheik, dalla vacanza all'incubo
L'Italia ha deciso di mandare aerei vuoti a recuperare i turisti italiani, che rientreranno portando solo bagaglio a mano

06-11-2015 - A Malpensa arriveranno turisti italiani rimasti fermi a Sharm-el-Sheik, dopo che eran stati cancellati i voli da e verso la località egiziana, a causa del disastro dell'aereo Airbus russo A 321, precipitato sulla collina del Sinai, dove hanno perso la vita duecentoventiquattro persone che stavano tornando a San Pietroburgo, dopo aver trascorso un periodo di vacanza nel Mar Rosso.
La causa della tragedia, avvenuta dopo ventitré minuti dal decollo, ancora non è stata stabilita, anche perché dalle scatole nere pare che il volo, sino al momento dell'esplosione, fosse regolare.
Poi, rivela il Cremlino, "è capitato un evento a seguito del quale la registrazione dei parametri si è fermata all'improvviso".
Si parla di bomba nascosta nella stiva, a scopo terroristico.
Ed è per questo che, per salvaguardare la sicurezza dei passeggeri, Easyjet e Lufthansa hanno cancellato tutti i voli diretti a Sharm el-Sheikh.
Pare, dunque, che la località turistica possa diventare "luogo considerato a rischio", come molti altri già da tempo elencati, anche dagli USA.
Resta da considerare come sia diversa la valutazione di "Paese a rischio" da parte degli USA e dell'Europa.
Mentre la FAA (Federal aviation administration) del dipartimento dei trasporti americano già dallo scorso anno ha ampliato l'elenco dei Paesi rischiosi, imponendo il rispetto delle parziali restrizioni o addirittura totali proibizioni, l'Europa, mediante l'Agenzia per la sicurezza aerea (EASA) non indica quali siano i Paesi da evitare da parte delle compagnie aeree degli Stati membri, ma semplicemente suggerisce di prendere tutte le informazioni necessarie, valutando attentamente ogni rischio durante la pianificazione di una rotta aerea.
Le compagnie aeree europee seguono le indicazioni dei propri governi nazionali, mentre gli operatori vorrebbero essere informati da organismi neutrali, non governativi, attendibili, a favore della sicurezza dei propri clienti che prenotano voli turistici.
Quali sono i Paesi sui cui cieli l'America pone divieto di volo, per le proprie compagnie: Crimea, Ucraina, Syria, Etiopia, Lybia, Iraq e Somalia,
Mentre suggeriscono di non sorvolare Kenia, Congo, Mali, Afghanistan, considerati particolarmente ostili.





Maria Clara Mussa
 
  
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