Notizie dall'Italia
foto di: Daniel Papagni
Non esistono militari di serie ‘’B’’
I caduti nelle ‘’missioni di pace’’ devono essere considerati nello steso modo. Lo dirà in piazza Montecitorio a Roma la Onlus “Associazione Mario Frasca’’
22-02-2016 - Giovedì 25 febbraio 2016, dalle 09.00 alle 13.00, a Roma, l’Associazione Onlus Mario Frasca e i familiari dei militari caduti in missioni internazionali di pace nel mondo, si troveranno in piazza Montecitorio, davanti al parlamento, per manifestare all'attuale Governo italiano, a favore della tutela dei 177 caduti dal 1950 ad oggi.Dal 2012, anno di fondazione, l'Associazione sostiene che:
"I Militari Caduti nei vari teatri operativi internazionali: Kosovo, Libano, Iraq, Afghanistan, Albania… debbano essere riconosciuti tutti allo stesso modo, senza alcuna discriminazione e differenza per la Nostra Nazione. I nostri caduti, sono stati riconosciuti dal Ministero della Difesa in maniera diversa tra loro, non per quello che sono stati e per quello che hanno fatto, ma semplicemente per come accidentalmente sono caduti in varie circostanze, determinando una tipologia di riconoscimento diverso (vittime di serie A, B o addirittura C).,"
La differenza di codesti riconoscimenti comporta, innanzitutto, uno status diverso di tipologia di "vittima’’ (di ''Terrorismo'' o di ''Dovere’’) e l'assenza di qualunque onorificenza per alcuni di loro.
A parere dell’Associazione, tutti i caduti meritano le massime onorificenze, vedasi la M.O.V.M. (Medaglia d'oro al valor militare) e la M.O.V.C. (Medaglia d'oro al valor civile), in quanto impiegati nella lotta al terrorismo e di sostegno alla pace nel Mondo, in teatri operativi dilaniati e martoriati dalla guerra, senza alcun diritto di Libertà e di Democrazia.
Questi sono i valori su cui si fonda la Costituzione Italiana.
Altre differenze che scaturiscono da tali riconoscimenti discriminatori, sono individuati nei risarcimenti da corrispondere ai familiari di primo grado quali: padre, madre, fratello e sorella.
Attualmente, le normative vigenti non permettono di risolvere tali problemi, discriminando un familiare al posto di un altro.
www.cybernaua.it/photoreportage/reportage.php?idnews=5141
Il 4 novembre 2015, nella giornata delle ''FORZE ARMATE’’ celebrata nella piazza del Quirinale, Vincenzo Frasca, fratello di Mario Frasca, militare dell'Esercito Italiano caduto in Afghanistan il 23 settembre 2011 e segretario dell'omonima Associazione Onlus, dopo essersi intrattenuto per alcuni minuti con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha manifestato pubblicamente la sua richiesta di riservare a tutti i militari deceduti nel corso delle missioni militari un uguale trattamento. L'evento è stato ripreso dal Telegiornale di RAI 1 e successivamente pubblicato su Youtube dall'Associazione Onlus Mario Frasca: ''Al Quirinale lo sfogo di uno dei familiari Caduti in Afghanistan'' al seguente indirizzo:
www.youtube.com/watch?v=Rh9UBz2DuhM
In numerose occasioni Vincenzo Frasca, assieme ai familiari di altri militari caduti nel corso delle missioni internazionali a cui partecipava l'Italia con le sue Forze Armate, ha informato tutti i membri di Governo attuali e passati, oltre che le più alte Cariche della Stato Italiano.
Maria Clara Mussa
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