Manifestazioni ed Eventi

I perché dell’8 Settembre
Un convegno di studio organizzato da ANC-FARGL alla Caserma PioIX di Roma
19-11-2022 - L ’Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione, (ANC-FARGL) ha organizzato un convegno di studio, ‘’I perché dell’8 settembre’’, in occasione della prossimo 80° Anniversario dei fatti che hanno caratterizzato la Guerra di Liberazione 1943-1945.
Il 16 novembre scorso, dunque, ANC-FARGL ha dato il via al primo di una serie di incontri a cui, su invito del presidente nazionale, generale CA (ris) Enrico Pino, abbiamo partecipato, potendo così assistere ad interessanti relazioni di emeriti studiosi e storici.
Hanno descritto attività e fatti accaduti nel periodo antecedente l’8 settembre, per giungere a capire o motivi per i quali l’Italia chiese poi l’armistizio dopo tre anni di guerra combattuta al fianco della Germania.
Da quella data, seguì la Guerra di Liberazione dall’occupazione nazista che sarà il tema su cui l’Associazione intende organizzare nuovi incontri di studio.
Per approfondire le condizioni in cui le Forze Armate italiane vennero a trovarsi entrando in guerra nel 1940; per comprendere come si svolsero i fatti nel corso delle Campagne militari, le condizioni che poi portarono a chiedere l’armistizio, il 16 novembre, dopo il benvenuto da parte dei responsabili dell’organizzazione, si sono alternati esperti relatori.
Il professor Massimo de Leonardis ha letto una sua relazione sul tema: Monarchia, Fascismo e Forze Armate.
A seguire, il generale Basilio Di Martino, (presidente del Comitato del Centenario dell’Aeronautica Militare) ha illustrato la situazione dell’Aeronautica con il tema: “Guerre e primati: la regia Aeronautica alla viglia dell seconda Guerra Mondiale’’.
‘’L’Esercito e le Milizie: una difficile convivenza’’ è stato invece il tema trattato dl professor Giuseppe Conti, dall’Università La Sapienza.
A parlare di ‘’Evoluzione delle relazioni italo-tedesche prima e durante il conflitto’’ è stato il professor Federico Scarano, Università della Campania.
Dal pubblico presente molto interesse per i temi trattati che hanno percorso una parte del periodo che ha caratterizzato una fase storica importante per la nostra Repubblica e lasciato il ricordo di un immane sacrificio da parte del popolo italiano, e da parte delle sue forze armate, come ha ricordato il generale Antonio Li Gobbi presente al convegno.
Non potremo mai dimenticare che in venti mesi hanno perso la vita quasi 25 mila partigiani, almeno 10mila civili e oltre 87mila militari.
Maria Clara Mussa
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