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foto di: Cybernaua

17-02-2023 - Roma è diventata una città sporca, abbandonata all’inciviltà di chi passa per le strade (o forse di chi ci vive); immondizie sparse lungo i muri, sui marciapiedi e non solo in quartieri che vengono ritenuti, a prescindere, di bassa importanza… ma anche al centro, nel cuore di quella che dovrebbe essere la città Caput Mundi e che è diventata Caput immondizie.
Inoltre, a coronare la cartolina di una città che dovrebbe essere d’esempio in quanto sede e ritrovo della politica nazionale, Roma è diventata l’incubo degli immigrati e dei senza tetto.
Lungo le mura di via Castro Pretorio hanno trovato luogo di sosta con tende e cartoni i poveri immigrati, clandestini, homeless (come volete chiamarli) che sino a qualche mese fa alloggiavano /avvolti in cartoni) sotto il tunnel della stazione Termini e che, ora, sono stati da là sfrattati; forse in nome di un repulisti di facciata?
Il tunnel era l’emblema della falsa accoglienza: li ospitava, nella sporcizia e nel degrado più evidente, negli incavi tra una colonna e l’altra. In un impeto di ristrutturazione architettonica, le arcate sono state “murate”, impedendo, così, ai poveri senza tetto, sbarcati con l’inno sinistro del “benvenuti in Italia”, di mettersi al riparo dal freddo e dalla pioggia.
Nel corso di una ‘’passeggiata’’ serale, ci siamo imbattuti in un’altra situazione di “accoglienza sotto i portici”.
In un altro angolo di Roma centro, alcuni senza tetto si stavano preparando per affrontare la notte: chi con materassi e coperte, chi con giaciglio di cartone. Fa freddo in queste notti di febbraio. Abbiamo loro offerto un po’ di pizza calda… piccolo, minuscolo gesto di aiuto che ha dato loro un minuto di conforto.
Roma, come tante altre metropoli nel mondo, dimostra la propria inettitudine e l’incapacità di offrire aiuto a chi lo chiede.
Salvo poi lanciare, periodicamente, campagne per la raccolta di fondi o di generi alimentari della cui totale consegna ai bisognosi siamo molto dubbiosi.

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