22-03-2010 - E' stata un'adunata di mezzi aerei, con Storch, FL53, Stearman,mezzi terrestri e di uniformi d'epoca, che hanno partecipato alla Storia patria di settant'anni fa, quella ideata e realizzata dall'Italian Flying Museum/Rusty Angels nel suo grande hangar all'Aviosuperficie "La Celsetta" di Roma, il primo giorno di primavera.
"Non è nostalgia o rigurgito di ideologia", ha tenuto a precisare Federico Capaldo, pilota, e presidente del Museo, fondato anni fa dal compianto Stefano Rusconi.
"E' la passione per il volo, è la voglia di ricordare la Storia per come è stata, è il desiderio di ricordare un'epoca che ha caratterizzato il nostro Paese nel bene e nel male....è la nostra Storia".
Con queste affermazioni, Capaldo, sottolineando come questa fosse l'intenzione di Rusconi, scomparso con la moglie Joy in un incidente automobilistico in India alcuni anni fa, ha spiegato le attività del Museo.
Ristrutturare aerei storici quali lo Storch, il Fokker DR1, su cui Rusconi volava, i Tiger Moth, di cui solo uno attualmente, originale della Seconda Guerra Mondiale è operativo, è un'azione culturale di grande valore.
"Che non sempre è compresa", ci ha detto Giancarlo Bonometti, dei Rusty Angels, proprietario di un Tiger Moth in restauro, restauratore di aerei che attualmente sta finendo di rimettere in funzione l'aeroscooter di Mario de Bernardi.
"L'incomprensione deriva da lacci ed impedimenti burocratici, dalle difficoltà che, in nome di regolamenti, l'Enac pone davanti alla voglia di far volare questi mezzi storici" ha ancora lamentato Bonometti.
Di grande valore è anche la ristrutturazione ed il mantenimento in funzione dei mezzi terrestri che hanno partecipato allo sbarco di Anzio, ad opera dell'Associazione Highway Six, il cui presidente, Stefano Cardoni ha con passione elencato gli scopi.
Con sede a Colonna, Roma, l'Associazione, insieme a quella che cura le uniformi originali dell'epoca, riesce a organizzare rievocazioni storiche presso le scuole ed i Musei, per non far dimenticare la storia.
Ed è grazie alla collaborazione delle due organizzazioni che domenica 21 marzo abbiamo così potuto assistere alla rievocazione della partecipazione di forze aeree e terrestri a quello che rappresenta un fatto storico di settant'anni fa, con lo sbarco di Anzio e la liberazione/occupazione del suolo italiano.
L'evento ha raccolto molti appassionati di storia del volo, piloti, aeromodellisti, fotografi e giornalisti, tra i quali l'intera redazione de "Il Corriere dell'Aviatore", con il direttore Euro Rossi.
L'organizzazione perfetta in ogni particolare, non ultimo la degustazione di lasagne al forno e porchetta, tipica conclusione di un "convegno" tra amici.