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Afghanistan, si cambia
La Folgore torna a casa, salutando Herat e l’Afghanistan, a modo suo
fotografie di: Daniel Papagni

30-09-2011 - In base, di baschi amaranto se ne vedono ormai pochi. La Folgore torna a casa, salutando Herat e l’Afghanistan, a modo suo: con i paracadutisti scesi dal cielo a dire “addio” o, meglio “arrivederci” a questa terra, a cui hanno dato molto, anche in termini di vite umane.
A ricordare chi oggi non c’è più e a casa con gli altri non può rientrare, è stato proprio il generale Carmine Masiello, comandante della brigata “Folgore”, nel suo discorso conclusivo, prima di passare il testimone al generale Luciano Portolano, comandante della brigata meccanizzata “Sassari”, attuale comandante del contingente italiano in Afghanistan.
“Come tradizione – ha spiegato Masiello – questa notte c’è stato il passaggio di consegne all’amico Luciano Portolano, e sottolineo l’amico, che prende il comando di questa missione complessa e difficile.
Vado via con la soddisfazione di aver assolto al compito e di aver conseguito gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ora serve serenità per tornare a casa e vedere la tranquillità negli occhi delle famiglie, perché per noi soldati sei mesi trascorrono in fretta, ma il peso maggiore lo ha chi resta a casa in Italia, che vive con l’angoscia, sperando che quel campanello non suoni mai.
Ripenso ai sette italiani che in questa missione hanno perso la vita in Afghanistan: è per loro che bisogna continuare sulla strada che abbiamo tracciato”.
Convinto di ciò, anche il subentrate generale Portolano, che ha spiegato che occorre andare proprio in questa direzione e portare avanti quel processo di transizione che, dal luglio scorso, sta ridando l’Afghanistan agli afgani.
A prendere parte alla cerimonia del trasferimento di autorità, il capo di stato maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, che ha ringraziato i militari italiani per quanto stanno facendo in questo delicato teatro operativo.
“E’ un dato di fatto – ha spiegato Abrate- che la città di Herat è ormai già da tempo tornata nelle legittime mani dei suoi proprietari, gli Afgani. A Bala Murghab si è raddoppiata l’area nella quale oggi i ragazzi afgani possono tornare a giocare sereni.
E nel sud – ha proseguito Abrate – nelle zone di Farah, di Bakwa, e nel Gulistan avete aiutato le forze di sicurezza ad aumentare la loro presenza”.
Anche il governatore di Herat, mister Saba, presente alla cerimonia, ha sottolineato quanto importante sia stato sino ad ora il contributo italiano per arrivare al processo di transizione.
Ma sicurezza e processo di transizione non riescono ancora ad andare di pari passo.
Proprio questa mattina, a dieci chilometri da Herat si è registrato un nuovo attacco kamikaze: una moto imbottita di esplosivo è saltata in aria contro una postazione della polizia afgana. Il bilancio è di tre morti, di cui due donne, e nove feriti. Nessun italiano, rimasto coinvolto.
Intanto, a RC- West si sono conclusi gli avvicendamenti: alla Task Force Nord (Bala Murghab), il colonnello Luigi Viel, del 151° Reggimento Fanteria “Sassari”, subentra al colonnello Marco Tuzzolino, comandante del 183° Reggimento Nembo; alla Task Force Sud (Farah) il colonnello Gianluca Carai, comandante del 152° Reggimento Fanteria “Sassari”, subentra al colonnello Gianmarco Badialetti, del 187° Reggimento Paracadutisti “Folgore”; alla Task Force Center (Shindand) il colonnello Francesco Randaccio, del 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”, subentra al colonnello Salvatore Daniele Patanè, del 11° Reggimento Bersaglieri Ariete; alla Task Force Sud Est (Bakwa), il capitano di vascello, Giuseppe Panebianco, del Reggimento San Marco della Marina Militare è subentrato al colonnello Lorenzo Daddario, del 186° Reggimento Paracadutisti Folgore; mentre alla Task Force Lince, il colonnello Giacinto Parrotta, del 3° Reggimento Bersaglieri, è subentrato al colonnello Pomella, del 132° Reggimento Artiglieria Corazzata Ariete.
Alziamo gli occhi al cielo, due uomini atterrano con il paracadute…hanno il tricolore addosso: non hai dubbi.
Sono loro: è così che la Folgore ha lasciato oggi l'Afghanistan.
Nota
Durante la cerimonia del Trasferimento di Autorità, il fotoreporter du Cybernaua, Daniel Papagni, ha seguito in esclusiva, dall’elicottero, le azioni dei paracadutisti della Folgore, che a sorpresa si sono lanciati per atterrare con un'emozionante finale e portare i loro saluti al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, e al comandante Usa delle Truppe Isaf, generale Johnn Allen
Mirko Polisano


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