24-10-2011 - Partito presto la mattina, con un giorno di anticipo, il drappello di paracadutisti volontari dell'associazione d'arma, ha portato la fiaccola, correndo da Tarquinia a Livorno, con cui hanno acceso il braciere, che ogni anno ricorda il sacrificio della battaglia di El Alamein, combattuta sessantanove anni fa.
Durante il percorso, i tedofori hanno dato il cambio al generale Carmine Masiello, comandante della brigata, ed ai suoi uomini che hanno corso per un lungo tratto della statale Aurelia.
L'evento quest'anno, oltre a radunare gli appartenenti alla folgore in servizio e non, di qualsiasi grado ed eta' a celebrare la gloriosa battaglia di El Alamein, enuclea anche il rientro del contingente ISAF XVI dalla missione in Afghanistan, nonché la cessione del comando da parte del generale Carmine Masiello al generale Massimo Mingiardi.
Il primo paracadutista ad essere schierato in campo è stato Santo Pelliccia, glorioso reduce di El Alamein, 86 anni ben portati, atteggiamento fiero, sguardo lungimirante, un uomo coraggioso, come ha ben dimostrato nel suo terz’ultimo lancio in tandem a Nettuno.
Santo ha aperto così' lo schieramento dei reparti che hanno sfilato al grido di “Folgore”, nello stadio di Livorno.
Presenti il ministro della Difesa, Ignazio La Russa; il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto accompagnati dal capo di stato maggiore della difesa generale Biagio Abrate, dal capo di stato maggiore dell'Esercito Giuseppe Valotto, insieme al suo successore il generale Claudio Graziano e al sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi.
Nel suo discorso ai presenti, il ministro ha sottolineato il duro impegno dei reparti schierati nel teatro operativo Afgano, l'alta professionalita' dimostrata, la dedizione, la forza e il coraggio ereditati dalla storia e dal tempo, da coloro che ebbero l'onore di essere chiamati "leoni della Folgore".
Un particolare e affettuoso saluto è stato rivolto al colonnello Albamonte, presente alla cerimonia, ferito da un pacco bomba all'interno della caserma Vannucci di Livorno il 31 marzo scorso.
E’ stata conferita altresì insieme ad alcune onorificenze la medaglia d'oro al valor militare al paracadutista incursore Romani, caduto in Afghanistan.
Il discorso del generale Masiello ha emozionato i presenti:
" il mio primo pensiero va alla Folgore e a tutti coloro che non sono più”…. con noi ricordando per nome i soldati della Brigata, caduti in missione in AfgHanistan.
“Oggi cederò il comando con la certezza di avere fatto la più' bella esperienza di uomo e di soldato e con la consapevolezza di aver scritto con i miei uomini un’altra pagina di storia della nostra Italia”.
Insieme ai reparti schierati anche i ragazzi di “Vivi le forze armate”,un’iniziativa ed un progetto del ministroLa Russa, della durata di tre settimane con lo scopo di avvicinare i giovani alla professione del soldato.
Il pomeriggio, come di consuetudine, l’appuntamento per tutti all'Ardenza, con stand ed iniziative per grandi e piccini, lancio di paracadutisti a mare e di precisione al fianco di una città, Livorno, che offre sempre la sua disponibilità con le bellezze del suo territorio, alle forze armate e ai paracadutisti .
Una volta sentii dire che non c'è nulla di più grande che la dedizione di un volontario; chi vive nell'ombra risplende in cielo e ieri il cielo sopra Livorno risplendeva più' del solito.