20:31 giovedì 02.05.2024
Folgore e non Cacciatori d'Africa
Fu nel 1942 che la divisione dei paracadutisti, lanciati sul deserto di El Alamein, si dette il nome che ancora portano con orgoglio
fotografie di: Daniel Papagni

21-10-2015 - Il 16 ottobre scorso si è celebrata la tradizionale festa della Brigata Folgore, in occasione del 73° anniversario della seconda battaglia di El Alamein, avvenuta il 23 ottobre 1942, in cui la Divisione Folgore, massacrata dal fuoco inglese, dette prova di coraggio e abnegazione, riconosciute dagli stessi nemici.
La cerimonia, a cui erano presenti la medaglia d'oro colonnello Gianfranco Paglia, un gruppo di soldati afghani ospiti della brigata Folgore, alcuni reduci di El Alamein, tra cui Santo Pelliccia, si è svolta nella Caserma Gamerra di Pisa, sede dell'addestramento dei paracadutisti.
Come tradizione, dopo lo schieramento del battaglione e del passaggio delle bandiere e dei labari, i tedofori, con la fiamma dei sacrari di Tarquinia e di Tradate, hanno acceso il braciere.
Dopo aver ringraziato gli amici della Folgore, il comandante della Brigata, generale Giovanni Maria Iannucci, che nella staffetta proveniente da Tarquinia aveva percorso l'ultima tratta, insieme a molti giovani, ha dedicato un particolare pensiero ad El Alamein:
"Il primo pensiero va alle bandiere, che rappresentano quei valori che i caduti di El Alamein scrissero con il proprio sangue…."
La commemorazione è più di una festa, perché: "E' il momento in cui i paracadutisti si riuniscono, si guardano negli occhi. La Folgore è sana. La Folgore ha preso parte alle operazioni a fianco degli alleati e, come sempre, non ha sfigurato. E' pienamente integrata in tutte le città in cui ha sedi, in cui siamo ben accolti sentendoci a casa nostra, grazie ai sindaci ed alle amministrazioni".
Le parole del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, hanno confermato l'affermazione di Iannucci: "L'anniversario emoziona, nel ricordo di pagine di eroismo che onorano la nostra Patria. Saluto i reduci e porgo l'inchino della nostra comunità ai caduti".
Dal sindaco è stata sottolineata l'importanza dell'esistenza sul territorio toscano di: "realtà fondamentali nel sistema di difesa del nostro Paese, in ambito europeo, quali il C.I.S.A.M.(Centro Interforze Studi per le Applicazioni Militari) la 46a Aerobrigata, Camp Derby. Pisa è orgogliosa di ospitare la scuola di paracadutismo, con radici profonde, una università per reparti d'eccellenza delle Forze Armate, istituzioni militari di cui voi siete parte essenziale. Su di voi l'Italia può contare. Siamo consapevoli e felici di apprezzare il prestigio internazionale da voi conquistato nelle missioni".
Il generale Alberto Primicerj, comandante della F.O.T. (Forze Operative Terrestri) dopo aver salutato il reduce Santo Pelliccia e speso parole di compiacimento per i risultati degli atleti dell'Esercito ai mondiali in Corea del Sud, si è rivolto ai paracadutisti: "Nel giorno della vostra festa confermate di essere parte centrale e fondamentale delle Forze Armate; vi ho visti anche in addestramento; la vostra professionalità fa fare al nostro Paese una gran bella figura".
La cerimonia è proseguita con la consegna di riconoscimenti e medaglie al merito e al valore dell'Esercito ad alcuni militari distintisi per azioni di rilievo nel corso delle missioni in teatri operativi.
Quindi, tutti con gli occhi rivolti al cielo, per assistere all'aviolancio di nove paracadutisti specialisti del lancio di precisione che, usciti dal Pilatus PC6 con i loro paracadute "classic" con profilo alare da 5 metri al secondo, hanno eseguito la propria performance con grande abilità con gli applausi del pubblico, composto da centinaia di baschi amaranto.
La kermesse terminata con l'aviolancio, ha ancora avuto l'attenzione degli ospiti per la mostra statica di materiali e attrezzature di uso militare, tra cui una interessante esposizione da parte della Aero Sekur, di tute mimetiche per l'Esercito.
Allegria e gioia di rivedersi per coloro che ancora con la passione di sempre indossano il basco amaranto e che, incontrandosi in codeste occasioni, hanno l'opportunità di rivivere i momenti della gioventù trascorsa ad eseguire l'addestramento per essere militari paracadutisti.
Maria Clara Mussa


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