17-03-2016 - Sabato 12 marzo scorso, all'interno della struttura Gnosis, sita in Castelluccia, (Marino di Roma) l’Associazione Libera-Mente ha realizzato un incontro dedicato allo scambio di conoscenze ed esperienze tra donne, proponendo un programma fitto e di qualità, aperto a tutti: l'intenzione era quella di focalizzare l'attenzione sull'universo femminile in ogni sua sfaccettatura.
Grande partecipazione e non solo di donne, con l’afflusso dalle ore 10 nell’ampio spazio esterno della struttura, in cui era organizzato il mercatino equo e solidale del baratto, a cura delle Associazioni Unitre, Famiglie Gnosis Insieme Onlus, Alchimia e dell'esposizione pittorica dell'artista Erika Spositi, è affluito
Fulcro dell'evento è stata la tavola rotonda sul tema "Effetto donna, professionalità a confronto: difficoltà, sfide ed opportunità per le donne”, introdotto da Angela D'Agostino, presidente della Cooperativa Sociale Gnosis Onlus.
Nel confronto, ognuna con la propria esperienza professionale, si sono alternate Tiziana Biolghini (dirigente Regione Lazio Area Impresa Sociale e Servizio Civile), Margherita Camarda (responsabile Servizi Sociali Comune di Albano Laziale), Milvia Monachesi (sindaco di Castel Gandolfo), Emanuela Musetti (imprenditrice), Maria Clara Mussa (direttrice "Cybernaua.it" - InformAction Magazine), Antonella Panetta (presidente Cooperativa Sociale Onlus Prassi e Ricerca), Alberta Parissi (presidente Comitato Imprenditorialità femminile CCIIAA di Roma e presidente Confesercenti Regione Lazio) ed Anna Polico (capitano dell'Esercito Italiano).
Anche A.N.D.O.S., Associazione Nazionale Donne Operate al Seno, Comitato di Albano Laziale, ha aderito all’evento, organizzando un punto di informazione ed orientamento per la prevenzione dei tumori al seno.
La partecipazione del Comitato ha consentito di affrontare anche l'ulteriore ruolo che la donna è chiamata a ricoprire: cura e assistenza per se stessa ma, soprattutto, dei propri familiari.
Raggiunto l’obiettivo delle organizzatrici: porre in evidenza, in un momento storico in cui la donna è troppo spesso descritta come vittima o appartenente a categoria svantaggiata, le infinite qualità, capacità e potenzialità che le donne sono in grado di portare in ogni campo professionale, sociale e del sapere.
Filo conduttore degli interventi è stato il concetto di "collaborazione" e non di "antagonismo" con l'uomo.
Le relatrici, ma anche gli interventi del pubblico, hanno infatti, sottolineato da un lato l'importanza per le donne di mantenere in ogni ambito la propria specificità, senza omologarsi a comportamenti prettamente maschili e, nello stesso tempo, non chiudersi, ghettizzandosi in una metaforica "riserva indiana".
Parole chiave della giornata sono state sfida, ruolo, opportunità: la sfida maggiore che una donna deve quotidianamente affrontare è la conciliazione del lavoro con la vita familiare, in un mondo i cui tempi sono per cultura declinati al maschile e, nonostante ciò, continuare a credere nelle proprie possibilità e capacità.
E testimone apprezzata è stata il capitano dell’Esercito Anna Polico, attualmente impegnata allo Stato Maggiore Difesa, a Roma.
Descrivendo la propria esperienza, come comandante di plotone e poi di squadrone, in missioni in teatri operativi internazionali, Polico, laureata in Scienze Strategiche e in Giurisprudenza, ha reso molto chiaro il ruolo rivestito nella sua professione di militare e di comando, che senza trascurare la propria essenza di donna, non ha alcun problema ad assumersi la responsabilità di comandare uomini i quali, a loro volta, rispettano il comandante donna, senza alcuna difficoltà né pregiudizio.
Pubblico attento e molto interessato alle sue parole e affascinato dalla personalità del capitano, ha fatto intendere di scoprire un lato nuovo delle responsabilità che le donne sono in grado di affrontare.
I risultati della conversazione hanno evidenziato che oggi il ruolo della donna non è contrapposto a quello dell'uomo, bensì complementare. Per quanto riguarda le opportunità, si è posto l'accento sulla necessità di riconoscere le donne come risorsa per la collettività senza essere considerate dei "panda".
Si è rilevata la necessità per le donne di "fare rete", di acquisire la mentalità lobbistica della sorellanza, della comunicabilità, dell'interoperabilità, concetti che potrebbero rappresentare la vera forza delle donne e che ancora faticano ad affermarsi, contrariamente al mondo maschile nel quale il concetto di "branco" è molto strutturato e quasi connaturato all'essenza stessa dell'uomo.
Il vero successo della giornata si è rilevato dalla volontà di tutte le partecipanti di non disperdere quanto evidenziato nell'evento, dando vita a future collaborazioni nell'organizzare altre attività, non necessariamente collegate a date istituzionalmente riconosciute: tutte, infatti, si sono messe a disposizione per continuare il percorso avviato sabato 12 marzo.