24-05-2019 - A Cesano di Roma, il 24 maggio scorso alla presenza di circa 500 alunni delle scuole primarie di Cesano di Roma, Formello, Olgiata e Anguillara, di autorità militari, civili e religiose e di numerose altre rappresentanze civili, il generale Giuseppe Faraglia, comandante della Scuola di Fanteria, unitamente a tutto il personale dell’Istituto di Formazione, ha celebrato la ricorrenza dell’Arma della Fanteria.
Alla celebrazione, legata all’anniversario dell'entrata dell'Italia nella guerra del 1915-18, è stato dato un tono ridotto in doveroso ricordo del c.le magg.ca. Nicola Palmieri, graduato in forza all’Istituto deceduto per cause naturali lo scorso 16 maggio e ricordato nelle parole di Faraglia.
La giornata ha visto protagoniste soprattutto le scolaresche impegnate in varie attività di visita finalizzate a fornire uno spaccato delle attività quotidiane della Scuola e a familiarizzare in maniera spontanea con alcuni aspetti del mondo militare.
Alcuni studenti hanno anche avuto la possibilità di cimentarsi in attività pratiche elementari dal “sapore di avventura” come l’attraversamento del ponte tibetano e la salita sulla parete di roccia artificiale, attività che sono servite a sottolineare alcuni tra i principi etici ispiratori della vita di un soldato
Durante lo svolgimento di una sobria cerimonia militare, il comandante Faraglia, nel corso della sua allocuzione, ha evidenziato il ruolo fondamentale che svolge l’Istituto nella formazione etico-valoriale e tecnico-professionale dei giovani della Forza Armata e indirettamente quindi, dei futuri quadri della nostra società.
Le forze armate di un Paese libero e democratico si riconoscono nell’operare con tenacia per il bene comune difendendo con trasparenza, determinazione e fedeltà di intenti libertà, pace e giustizia contrastando con efficacia e coraggio chi minaccia il nostro vivere civile e la pacifica convivenza dei popoli.
Nello scenario boschivo del parco della scuola, ove i daini vivono indisturbati, in un momento di pausa dopo la cerimonia con uno scambio di battute con il nostro reporter, alla domanda se considera un cambiamento gli attuali programmi relativi al “dual use”, al rafforzamento del Sistema Paese e la Festa della Repubblica come “festa dell’inclusione”, il generale Faraglia ha sottolineato: “..lo dice anche la ministra della Difesa che occorre iniziare a prendere coscienza; più che un cambiamento è una presa di coscienza il fatto che l’Esercito è comunque di fatto entrato nella vita normale del cittadino; non perché prima non lo fosse; ormai il concetto del campo di battaglia è un concetto vecchio… non abbiamo campi di battaglia, il nostro scopo è di difendere libertà e pace con i cittadini, libertà e pace significa stare in mezzo ai cittadini e cercare di difenderli, ognuno col proprio ruolo…. Poi a faccia avanti laddove serve, laddove lo Stato lo chiede, laddove il popolo lo chiede. Il campo di battaglia per noi è figurativo. Abbiamo una grande organizzazione che è dovuta a anni e anni di Storia, uno si sacrifica e affronta i pericoli, ma si organizza, altrimenti è uno sprovveduto”.
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Le numerose scolaresche presenti alla festa della Fanteria hanno mostrato interesse alle attività loro proposte dai soldati di Cesano.
Faraglia ha sottolineato come nel campo della collaborazione civile militare l’obiettivo della Scuola di Fanteria sia quello di consolidare e migliorare la sinergia positiva con la Comunità, le rappresentanze, le autorità locali così che la presenza della Scuola possa diventare un valore aggiunto per la realtà che la circonda a tutti i livelli.
“Oggi abbiamo fatto un percorso informativo e pratico” ha sottolineato Faraglia “ hanno provato esercizi e si sono divertiti, in questa meravigliosa natura in cui abbiamo anche daini liberi; un pezzo di Italia che può giustamente essere messo a disposizione dei ragazzi”.
Al termine della cerimonia, don Fausto Amantea, il cappellano che da sempre è vicino ai nostri soldati in Patria e all'estero, ha letto la preghiera del fante, alla presenza del vescovo di Porto Santa Rufina, monsignor Gino Reali.
Nota
L’Arma di Fanteria rappresenta da sempre l’immagine stessa degli eserciti.
Oggi i Reggimenti dell'Arma di Fanteria e delle sue specialità: Granatieri, Bersaglieri, Alpini, Paracadutisti e Lagunari sono più che mai consci di dover garantire, con il proprio operato fatto di competenza e umanità, il sostegno e la protezione ai diritti fondamentali dei popoli sia in Italia che all'estero.