26-02-2023 - L’enorme tragedia avvenuta oggi sulle coste calabresi, con un bilancio di vittime tra adulti e bambini che sale di ora in ora e che viene drammaticamente sottolineato da tutti i rappresentanti della politica italiana e dai blateranti nazionali che invocano la libertà di ingresso a poveri migranti, ci fa capire quale sia inevitabilmente la sorte di coloro che vogliono fuggire da una situazione invivibile: attraversare il mare con pericolosi mezzi galleggianti che li scaricano tra le onde per morire annegati o li scaricano sulle coste italiane per poi trascorrere il loro destino accampati al freddo e sotto la pioggia lungo le mura romane.
Ne abbiamo testimonianza, per quanto è lungo il muro di via Castro Pretorio a Roma, da lungo tempo, esattamente da quando hanno reso belli puliti e imbiancati i sotterranei della stazione Termini, un tempo luogo in cui, tra le arcate, trovavano rifugio gli stessi disgraziati.
Roma non è ospitale, in qualsiasi quartiere si transiti, le scene sono queste:
//www.cybernaua.it/news/newsdett.php?idnews=10914
Queste povere anime, se riescono a non morire tra le onde, entrano nella terraferma del nostro Paese con la gioia del sogno della salvezza. Poi?
Li accogliamo a voce alta e con frastuono di fanfare politiche per poi abbandonarli al loro destino.