''Il sequestro del marò''
Il libro di Massimiliano Latorre e Mario Capanna sul calvario dei due fucilieri della brigata San Marco durato dieci anni
fotografie di: Daniel Papagni
09-03-2023 - Presentato a Roma, nella sala della protomoteca del Campidoglio, “Il sequestro del marò”, il libro che descrive parte dell’esperienza del fuciliere della Brigata San Marco, Massimiliano Latorre, vissuta in India, ove è stato per otto anni prigioniero di una storia inverosimile e ingiustificabile.
«Ero fermamente convinto della mia innocenza, ma da militare avevo il dovere di fidarmi». Questa la forza e la determinazione di Massimiliano Latorre, mentre ripercorre il caso, durato dieci lunghi anni (otto in India e due in Italia in attesa delle sentenza), che l’ha riguardato e su cui ha voluto commentare: “Non basta un libro per descrivere la mia vicenda umana, ma voglio coinvolgere, raccontare e ringraziare l’opinione pubblica e quanti mi sono stati vicini…”Moderata da Elisabetta Trenta, già ministro della Difesa e grande amica di Latorre, la presentazione del libro è stata un susseguirsi di momenti emozionanti, a partire dalla proiezione di un video in cui Massimiliano rivela in prima persona i propri sentimenti, lo stato d’animo che lo ha pervaso per i lunghi otto anni sequestrato in India e gli ultimi due in Italia, con il fiato sospeso in attesa della sentenza.
“Mi sento abbandonato, lasciato indietro…” la sua voce racconta, come sottofondo delle immagini che ripercorrono la lunga sofferenza.
Il libro è nato dall’incontro con Mario Capanna, con il quale Latorre ha, praticamente, svolto una conversazione-rivelazione.
Ma non ha rivelato tutto. Molte sensazioni sono ancora chiuse nell’animo del leone della Brigata San Marco. Ed il pubblico se ne è accorto, applaudendo a lungo, commosso, rivolgendo anche alla moglie di Massimiliano un profondo cenno di affetto e comprensione. Già, perché Massimiliano ha pubblicamente ringraziato Paola, sempre al suo fianco a sostenerlo nei terribili momenti vissuti.
“Le donne hanno una marcia in più”. Ha pure dichiarato Latorre, a rafforzare il suo profondo sentimento di amore e riconoscenza verso la moglie.
Sostegno che non ha certo ricevuto da chi, allora, avrebbe dovuto e potuto fornire ai due prigionieri, in qualità di autorità Italiana; come ha ricordato una voce in sala tra il pubblico, riferendosi al periodo in cui i due fucilieri vennero in Italia, per poi essere rispediti subito nella galera indiana.
Vogliamo ricordare la vicenda dei fucilieri italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori indiani durante una missione sulla petroliera Enrica Lexie nel 2012. Diventato un caso internazionale, ha occupato le cronache italiane e indiane per dieci anni, fino alla loro assoluzione piena il 31 gennaio 2022.
“Il Sequestro del Marò” è un libro che offre uno sguardo intimo e profondo sulla vicenda dei due fucilieri italiani, che hanno vissuto un calvario durato dieci anni, tra processi giudiziari, detenzione in India e il ritorno in patria. Il libro rappresenta anche un’occasione per fare il punto su una vicenda che ha avuto una risonanza internazionale, e che ha sollevato importanti questioni di diritto internazionale e di giustizia
E Capanna, dopo aver letto una pagina significativa del libro, ha detto: «Latorre era il capo team e si è assunto la responsabilità di raccontare in prima persona. Per la prima volta la storia viene raccontata per intero, alla fine il lettore si chiederà 'ma è mai possibile che sia successo questo?. Purtroppo è stato possibile. Ogni affermazione di questo libro è verificata e non è smentibile».
Maria Clara Mussa

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