20:40 domenica 10.12.2023
Ungheria: ''Noble Imperat'' con la brigata Julia
Esercitazione a partiti contrapposti per le Truppe Alpine dell’Esercito del Battlegroup NATO nell'ambito dell'operazione Enhanced Vigilance Activity
fotografie di: ESERCITO

05-04-2023 - Continua l'addestramento del Contingente italiano schierato in Ungheria nell’ambito dell’Operazione enhanced Vigilance Activity (eVA) per l'esercitazione Noble Imperat, una tra le più importanti esercitazioni a partiti contrapposti.
L’esercitazione ha visto le truppe dell’Alleanza Atlantica impegnate nella pianificazione, preparazione e condotta di attività tattiche difensive, abilitanti ed offensive nonché nello svolgimento di attività logistiche di R3P (Rearm, Refuel, Resupply Point) in ambito diurno e notturno. Il tutto è stato sviluppato in uno scenario caratterizzato da rischio CBRN e dalla minaccia UAV (Unmanned Aereal Vehicle).
La componente italiana su base Brigata Alpina Julia composta da unità dell’8°reggimento alpini, Piemonte Cavalleria (2°), 3°reggimento artiglieria terrestre (da montagna) e 2° reggimento genio guastatori nei sette giorni di esercitazione, di cui due di attività continuativa, ha pianificato, preparato e condotto un’attività difensiva di Delay (frenaggio) volta a ritardare e bloccare l’avanzata avversaria mediante l’impiego simulato del fuoco di artiglieria su FH 70, dei mortai da 120 mm e dell’azione della componente di fanteria su VTLM Lince e BV 206 S7.
L’Esercitazione ha di fatto sancito il termine della fase “Prime 1.23” che aveva come scopo l’addestramento warfighting individuale e collettivo per l’integrazione tra le unità del Battlegroup.
Con l’esercitazione “Noble Imperat 1/23” non terminano gli impegni addestrativi e operativi del Battlegroup schierato in Ungheria che di fatto entra nella nuova fase denominata “RISING” finalizzata al raggiungimento della FOC (Full Operational Capability) nel mese di maggio.
Contributo Nazionale
Attualmente la consistenza massima annuale autorizzata dall’Italia per il contingente nazionale impiegato nella missione è di circa 250 tra uomini e donne dell’Esercito.
Con l’adesione all’iniziativa “eVA”, dopo il previsto iter autorizzativo parlamentare, l’Italia si conferma tra i principali Paesi contributori, in termini di uomini, mezzi e risorse, al rafforzamento della postura di deterrenza e difesa della NATO sul fianco est.
Redazione


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