27-06-2009 - Assistere ad una dimostrazione di quanto sia capace di fare un plotone attrezzato di scudi e “stick”, assetto antisommossa, è interessante ed affascinante, per il modo in cui il gruppo di ragazzi e ragazze riesce ad apparire forte ed invincibile, determinato ed impenetrabile, ma nello stesso tempo in grado, per addestramento, di contenere la loro forza onde evitare di ferire.
Un manipolo di centurioni in formazione “testuggine”, con voce e movimenti da “Maori” in attacco nel loro abbigliamento protettivo che li fa sembrare cybernetici: è la prima immagine che colpisce la fantasia. Ma ben poco c’è di fantasioso.
E’ tutto calcolato e studiato appositamente, per colpire, prima di tutto psicologicamente, i malintenzionati o la folla aggressiva in attività di sommossa.
Una folla di facinorosi può aver voglia di manifestare in modo violento: tutto previsto.
Così come è previsto, e per questo sono addestrati, che senza ferire alcuno, inglobino con scudi e mosse fulminee i riottosi, rendendoli inoffensivi .
L’efficace dimostrazione, sotto l’occhio critico e pungente del loro addestratore, ci ha indotti a considerare, una volta di più, come la professionalità e la preparazione dell’Esercito Italiano sia ad un livello considerevolmente elevato, come pure testimoniano coloro con i quali entriamo in contatto e che dal contingente italiano ricevono solidarietà ed assistenza .