19-02-2010 - "La Scuola ufficiali è innanzitutto una scuola di valori."
Così ha esordito il Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale Leonardo Gallitelli, aprendo la cerimonia di inaugurazione dell'Anno accademico 2009-2010, nell'Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri a Roma.
La cerimonia si è aperta con il saluto del comandante della Scuola, generale di Divisione Ugo Zottin, che ha illustrato le attività dell'istituto "Università dell'Arma", alla presenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, del ministro della Difesa Ignazio La Russa, del ministro dell'Interno, Roberto Maroni, del ministro della Salute, Ferruccio Fazio e di autorità militari e politiche.
I frequentatori dei corsi, tra cui Afgani, Albanesi, Iracheni, Senegalesi, Turchi e 3 funzionari della gendarmeria del Vaticano, hanno ascoltato con attenzione le parole pronunciate dal generale Gallitelli, nel suo discorso di apertura: "Un istituto, l'Università dell'Arma, dove la cultura e l'esercizio dei comportamenti di coniugano per la formazione degli uomini che governeranno la più preziosa delle risorse istituzionali, i nostro Carabinieri".
Non son mancati precisi cenni alle attività dell'Arma nei teatri operativi dove:
".. in Iraq, il centro di addestramento, operativo sin dal 2007, ha provveduto alla formazione di circa seimila agenti dell'Iraq Federal Police; in Afghanistan, 200 Carabinieri hanno assunto la responsabilità di tre centri addestrativi e di due team di monitoraggio ed assistenza e, dallo scorso dicembre, hanno indossato i segni distintivi della forza di Gendarmeria Europea...."
Il comandante generale ha sottolineato come l'Arma continui a garantire risposte operative flessibili ed efficienti alla sempre più consapevole domanda di sicurezza proveniente dalla collettività, grazie ad un modello organizzativo che affianca al suo storico fondamento, le Stazioni, reparti di alta e diversificata specializzazione in un contesto connotato dallo status militare.
Da parte sua, il ministro La Russa, nel dichiarare aperto l'Anno Accademico 2009-2010, ha espresso parole di ammirazione per l'Arma, come componente qualificata delle Forze Armate.
"La specificità della condizione militare è fondamento irrinunciabile da cui scaturisce un modo di concepire i valori della Patria e della tutela della convivenza civile, basati sullo spirito di servizio, sul coraggio e sull'abnegazione al bene comune".
Il ministro, inoltre, ha tenuto anche sottolineare che: "Il governo tiene fermo il timone su legalità e trasparenza...", valori che non dovrebbero mai venir meno in un Paese civile.